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CILAVEGNA – Funerali congiunti. L’ultimo saluto ai coniugi Casazza verrà dato domani mattina, giovedì, alle 9 e 30 presso la chiesa parrocchiale di Cilavegna. Anche Pinuccia Contin, infatti, è spirata giovedì scorso dopo 5 giorni di agonia, ricoverata al policlinico San Matteo di Pavia. Proprio quel giorno compiva 64 anni. Cinque giorni prima, sabato 11 marzo, il marito Mauro Casazza, 67 anni, le aveva sparato in testa prima di togliersi la vita. 
Casazza, ex parrucchiere prima della pensione, conosciutissimo in paese, era deceduto sul colpo. Non Pinuccia: l’hanno trovata in camera da letto della villetta di via Pisacane alcuni parenti che vivono nei pressi, insospettiti dal vedere la porta di casa aperta ma nessuno movimento. Respirava ancora, anche se i medici si sono da subito detti estremamente pessimisti sulla sua sorte. I due cilavegnesi, descritti come persone assolutamente normali ma molto riservate, erano sposati da mezzo secolo. Non avevano figli. Casazza deteneva regolarmente una pistola Smith & Wesson calibro 357 Magnum, che usava per il tiro a segno. 
Mentre la moglie riposava dopo pranzo, le ha sparato un solo colpo alla testa, convinto di averla uccisa. Poi ha puntato l’arma su di sé. Nessuno sembra aver sentito nulla. Si parla di uno stato depressivo dell’uomo, e di problemi di salute della donna. Una situazione forse di disperazione e non certo di cattiveria, come aveva sottolineato anche il sindaco di Cilavegna Giovanna Falzone. 
Due coniugi uniti nel dolore, tanto che verranno salutati per l’ultima volta insieme.