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Una petizione per sollecitare la giunta di Regione Lombardia a riconsiderare il recente indennizzo introdotto per i ritardi accumulati sulla rete ferroviaria regionale. La richiesta, lanciata dalle associazioni dei pendolari lombardi, è ospitata su Change.org, e mira a “rimodulare il nuovo indennizzo beffa”, rendendo le condizioni più accessibili e adeguate alle esigenze dei pendolari. Con la delibera n. 2052, la giunta regionale ha, infatti, modificato le condizioni generali di trasporto, eliminando di fatto il precedente bonus a favore dei viaggiatori per i ritardi accumulati sulla tratta ferroviaria di riferimento.
“Il bonus, introdotto nel 2003 – commenta Franco Aggio (nella foto), presidente dell’associazione dei pendolari MiMoAl – garantiva uno sconto del 30 per cento sull’abbonamento mensile e del 10 per cento su quello annuale, automaticamente riconosciuto in caso di ritardi superiori ai 5 minuti. Il nuovo indennizzo, introdotto seguendo il regolamento europeo 2021/782, prevede un rimborso pari al 30 per cento del prezzo dell’abbonamento sia sui mensili che sugli annuali se la somma dei treni soppressi e dei ritardi superiori ai 15 minuti supera il 10 per cento”. Tuttavia, i viaggiatori hanno evidenziato diversi punti critici nella nuova normativa. In primo luogo, la procedura per richiedere l’indennizzo è diventata più complicata, passando da un automatismo a una richiesta da parte del viaggiatore. Inoltre, la soglia di ritardo è stata aumentata da 5 a 15 minuti, rendendo più difficile ottenere il rimborso. Le regole per il calcolo dell’indennizzo non sono allineate alle modalità stabilite nel contratto di servizio, peggiorandole ulteriormente. Nonostante la giunta abbia incrementato il valore del rimborso al 30 per cento, quindi, i viaggiatori lamentano che le nuove regole rendono più difficile raggiungere le condizioni per ottenere l’indennizzo. I firmatari della petizione chiedono, dunque, alla giunta di Regione Lombardia di rimodulare il nuovo indennizzo, rivedendo le condizioni e rendendo la misura realmente fruibile anche per gli abbonamenti integrati Ivol, Ivop e Stibm, sulla base del concetto di tratta abitualmente frequentata. Il tutto per garantire una maggiore equità e rispetto per coloro che pagano per un servizio che spesso non viene erogato nella maniera adeguata.

Massimiliano Farrell