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Il nuovo sistema di rimborso per i ritardi ferroviari, in vigore dal primo aprile, a prima vista può sembrare una sorta di  “super bonus”. Tuttavia il consigliere comunale Giuseppe Abbà sente odore di fregatura. Tano è vero che, facendosi portavoce delle lamentele dell’associazione pendolari MiMoAl, l’esponente del Prc ha già protocollato una mozione che dovrà essere votata in consiglio comunale. 
“Le nuove norme – spiega Giuseppe Abbà - costituiscono una vera e propria beffa in quanto l’indennizzo attuale, pur portato al 30 per cento, scatterà solo per i ritardi superiori ai 15 minuti (invece che i precedenti 5 minuti), che le soppressioni parziali continueranno a non essere conteggiate e, nel complesso, con una frequenza circa 3 volte inferiore rispetto al precedente metodo di calcolo. come denuncia Mi.Mo.Al., i viaggiatori dovranno pagare tre volte i disservizi: quando acquisteranno l’abbonamento, con indennizzo da richiedere personalmente che maturerà molto più difficilmente rispetto al precedente bonus e con uno spostamento delle risorse finanziare delle penali devolute ad altri e non meglio definiti utilizzi”. Alla luce di queste considerazioni Abbà chiede che la giunta comunale di Mortara chieda a Regione Lombardia di cancellare le nuove norme relative al bonus risarcitorio per i pendolari e i viaggiatori, tornando al sistema del 2003. “Inoltre - conclude – la Regione dovrebbe risolvere al più presto l’insostenibile (da troppo tempo ormai) situazione della linea Milano Mortara che, nel 2023, ha avuto il 25,7% di ritardi e il 5,4% di corse cancellate”.

Luca Degrandi