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MORTARA - Una cifra da capogiro: nove milioni di euro di danni. È questo il conto, salatissimo, degli effetti catastrofici del nubifragio di sabato 26 agosto. Dopo la mezz’ora di acqua e vento che hanno messo in ginocchio la Lomellina è il momento della “ricostruzione”. 
Intanto il bilancio ha proporzioni impressionanti. Il cimitero ha subito danni per oltre un milione di euro. Per i privati la stima supera i sette milioni.  Infatti il Comune, fino allo scadere dei termini fissato dalla Regione in giovedì 31 agosto, ha raccolto le richieste di risarcimento dei mortaresi. Nel complesso le denunce dei privati superano i sette milioni di euro. A questa somma si devono aggiunge altri due milioni stimanti dal Comune che ha valutato gli effetti del nubifragio sulle proprietà pubbliche. Si arriva così alla cifra di nove milioni. E adesso chi paga? 
Il Comune di Mortara, assieme a Vigevano, Castello d’Agogna, Borgo San Siro, Semiana, Parona, Olevano, Gravellona, Zeme, Gambolò, Nicorvo, Cozzo, Cassolnovo, Garlasco, Albonese, Candia, Cilavegna e Breme, attraverso Regione Lombardia, ha immediatamente chiesto il riconoscimento dello stato di calamità. Un passaggio indispensabile, ma tutt’altro che scontato. Il rischio resta quello di non vedere il becco di un quattrino. Però diciotto sindaci hanno scelto di provarci comunque. “Non sappiamo se e quando otterremo qualche contributo pubblico – spiega l’assessore Andrea Olivelli – e non conosciamo le tempistiche necessarie per ottenere una risposta da Roma. Su questo fronte non ci resta che attendere e sperare che lo Stato copra la fetta più ampia possibile di questi costi. Intanto il Comune non è stato e non rimarrà certo con le mani in mano. Stiamo lavorando alacremente per riaprire i parchi pubblici. La nostra priorità è la messa in sicurezza delle strade e di tutte le aree al momento interdette per ragioni precauzionali e di sicurezza. Con la fine della settimana saremo in grado di riaprire al pubblico le aree verdi comunali. 
Abbiamo quasi terminato le operazioni di messa in sicurezza dei parchi. Ci vorrà invece molto più tempo per il cimitero monumentale. Si tratta di uno dei luoghi che ha subito maggiormente le conseguenze dell’evento meteorologico violento. La stima dei danni al cimitero supera il milione di euro. Anche in questo caso la priorità è quella di mettere in sicurezza l’intera area per consentire al più presto ai cittadini di entrare e verificare lo stato delle sepolture private”. Il lavoro da fare è molto e  andrà avanti per giorni.  L’impegno dell’assessore Andrea Olivelli è stato costante. è “sceso in campo” con tuta da lavoro e motosega in mano.
“Voglio sottolineare – prosegue l’assessore - che nel momento di massima emergenza, subito dopo il nubifragio, ho visto riversarsi in strada tanti cittadini pronti ad aiutare il vicino di casa in difficoltà. Un moto di solidarietà e di spirito di mutuo soccorso che ha messo in risalto la parte migliore della comunità mortarese. Inoltre ringrazio i ragazzi della Protezione civile le “Ali nel vento” che sabato sera era già in strada con le motoseghe per liberare le pubbliche vie dagli alberi abbattuti. Anche il supporto della Protezione civile provinciale, che ha coordinato la Protezione civile di Dorno e Sartirana, è stata di grande aiuto. Infine anche la ditta di Giancarlo Frego e l’impresa Sangalli si sono mobilitate in modo volontario per tamponare l’emergenza”.

Luca Degrandi