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Si parte lunedì 11 settembre col primo treno da Mortara alle 5 e 37 del mattino. Ferma a Candia alle 5 e 50 e arriva a Casale Monferrato alle 6 e 5. Il percorso inverso invece si effettua alle 6 e 18, per arrivare nella città dell’Oca alle 6 e 46. Un sogno che diventa realtà e che molti avevano ormai dato per perso, per sempre: il ritorno della linea ferroviaria Mortara – Casale. 
Il primo giorno di servizio sarà proprio l’11 con sette coppie di treni, quindi 14 totali in ambo le direzioni. L’ultimo parte alle 19 e 40 da Mortara e alle 20 e 25 da Casale, con la solita fermata a Candia esattamente a metà percorso. Il biglietto per la tratta completa costa 3,60 euro, mentre ammonta a 2,40 la cifra da pagare se si scende a Candia (fermata, e non stazione) da ambo le direzioni. Il tabellone degli orari rivela un importante “buco” nella tarda mattinata: da Mortara si parte alle 8 e 40 e poi alle 12 e 33. Da Casale alle 9 e 52 e poi alle 13 e 20.
Tra le tante corse di lunedì se ne segnala una in particolare, straordinaria e interdetta al pubblico. Su un vecchio Minuetto Diesel già protagonista del collaudo della linea un anno fa, da Casale, alle 16 alcuni politici tra cui il presidente della regione Piemonte Alberto Cirio e il sindaco di Casale, Federico Riboldi, viaggeranno in direzione Mortara percorrendo i 28 chilometri di binari non elettrificati. I passeggeri “normali” potranno viaggiare soltanto nei giorni feriali e mai sabato, domenica e nei festivi. Una riapertura pensata quindi esclusivamente per i pendolari, cioè studenti e lavoratori, che andranno anche “riabituati” a riprendere il treno dopo un decennio e oltre di autobus, mezzo sicuramente più lento. Quello c’era.
Se è vero che da Mortara forse pochi saranno interessati a recarsi a Casale, certamente la “capitale” del Monferrato esulta: torna ad avere un collegamento verso Milano, con solo il cambio obbligato a Mortara. Non è un caso che le dichiarazioni di giubilo arrivino tutte dal Piemonte. “Un grande risultato per tutto il territorio – afferma Cristina Bargero, presidente dell’Agenzia per la Mobilità Piemontese e già consigliere di amministrazione di Trenitalia – che conclude un lungo percorso sinergico tra le varie istituzioni coinvolte. Un particolare plauso alla Regione Piemonte con il Presidente Alberto Cirio e l’assessore Marco Gabusi per il ripristino di questa linea ferroviaria che ha un valore anche a livello strategico regionale in termini di miglioramento dei servizi e di incremento della sostenibilità della mobilità regionale”. Prosegue il sindaco di Casale Monferrato Federico Riboldi: “Casale Monferrato torna ad avere una connessione rapida e sostenibile con la città di Milano: è stato un percorso lungo e complesso che ha impegnato l’amministrazione comunale sin dai primi giorni del mandato. Abbiamo un vantaggio logistico, per la nostra posizione, che così si concretizza per i nostri concittadini monferrini che gravitano sulla metropoli lombarda per motivi di studio, lavoro o connessioni con altre tratte nazionali e internazionali: una grande vittoria per tutta Casale e il Monferrato”. Il sindaco di Candia Stefano Tonetti si era battuto fin dal suo insediamento, nel 2014, per riavere una tratta ferroviaria interrotta nel 2010 e dismessa due anni dopo. Prima si arrivava addirittura oltre Asti, ma la galleria crollata ad Ozzano Monferrato rende impossibile il prolungamento ad ovest di Casale. “Era partita da me questa iniziativa – dichiara – che avevo poi allargato, trovando terreno fertile coi sindaci di Mortara e Casale succedutisi nel tempo. Insieme abbiamo portato avanti la causa. A un certo punto sembrava che tutto si stesse vanificando, anche se io non ho mai smesso di crederci. Il fatto che la settimana prossima ci possa davvero essere questo viaggio inaugurale mi riempie di orgoglio e di felicità: vuol dire che forse le battaglie, se combattute in modo serio costante e continuo, diano poi dei risultati. Il risultato vero sarà poi far funzionare questa tratta e far sì che il trasporto su rotaia ritorni ad essere interessante come lo era in precedenza. Se penso che da Candia si potrà prendere il treno ed arrivare a Milano, esulto, e il cuore mi si riempie di gioia”.

Davide Maniaci