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GAMBOLO' - Nel cuore della comunità di Gambolò un'iniziativa pionieristica ha preso vita grazie alla determinazione di Ilaria Mattiuzzo, 24 anni, laureanda in Scienze della formazione primaria presso l'Università degli studi di Milano-Bicocca. 
Il suo percorso formativo, arricchito dai corsi della professoressa Franca Zuccoli, docente di educazione all’immagine e didattica generale, ha contribuito a plasmare un progetto unico nel suo genere: un «closlieu», che sorge all'interno dell’istituto comprensivo «Giulio e Giuseppe Robecchi» di Gambolò. 
L'inaugurazione si terrà sabato prossimo, 18 maggio, alle ore 10 e 30, presso la scuola dell'infanzia «Beato Padre Pianzola», in corso Garibaldi 15. 
Il «closlieu», termine francese che significa «luogo protetto», è un atelier di pittura concepito nel 1949 da Arno Stern, noto educatore tedesco. La sua visione pedagogica innovativa ha posto le basi per un approccio alla pittura infantile privo di giudizi, modelli predefiniti e imposizioni. Qui, i bambini hanno la libertà di esprimersi attraverso il colore e la forma, senza vincoli né confronti. 
La struttura del closlieu è pensata per favorire la spontaneità e l'autonomia dei piccoli artisti. Le pareti rivestite di legno e carta da pacco creano un ambiente intimo e protetto, lontano da pregiudizi e valutazioni esterne. 
Al centro dell'aula, una tavolozza offre una varietà di colori e pennelli di qualità, mentre fogli di carta bianca sono appesi alle pareti, pronti ad accogliere le creazioni dei bambini. 
Il ruolo del «praticien», esperto formato da Arno Stern, è cruciale per facilitare e coordinare l'attività senza imporre regole o giudizi. Questo approccio rispettoso e non direttivo permette ai bambini di sentirsi liberi di esplorare la propria creatività, supportati da adulti che li accompagnano nel processo senza interferire. 
Il progetto, realizzato in collaborazione con l'istituto comprensivo «Giulio e Giuseppe Robecchi» di Gambolò dalla «praticien» Ilaria Mattiuzzo, la quale ha avuto modo di seguire un corso condotto da Arno Stern, coinvolge tutti i bambini della scuola dell’infanzia «Beato Padre Francesco Pianzola» di Gambolò. 
Le testimonianze dei piccoli partecipanti rivelano la gioia e l'entusiasmo suscitati dall'esperienza: 
"Ci hai portato in un posto bellissimo. Questo non lo potrò mai dimenticare" - esclama Matteo, quattro anni. "È ancora più bello di giocare con le macchinine" - dice Edoardo, cinque anni. 
"Io vorrei vivere qui" - ribadisce Denise, cinque anni. "Mi piace tanto questa stanza. Vorrei venire qua tre volte al giorno perché mi piace tanto questo posto" - spiega Leonardo, quattro anni. 
"È bello perché dipingiamo tutti. È il mio posto preferito" - afferma Riccardo, cinque anni. Dietro il successo del «closlieu» c'è anche il sostegno prezioso della famiglia Mattiuzzo. Paolo, il padre di Ilaria, Luciana, sua madre, e Andrea, suo fratello, hanno contribuito con il loro impegno e affetto allo sviluppo del progetto. La tavolozza, in particolare, è stata realizzata e donata dalla famiglia Mattiuzzo. 
"Senza la mia famiglia, tutto questo non si sarebbe potuto realizzare – sottolinea Ilaria Matiuzzo, riconoscendo il ruolo fondamentale dei suoi cari – il supporto del mio partner, Federico, e della mia amica Melissa hanno arricchito ulteriormente il processo creativo, dimostrando l'importanza della collaborazione e dell'aiuto reciproco. Un ringraziamento va anche al dirigente scolastico Gabriele Sonzogni, un dirigente innovativo che ha a cuore il bene dei bambini, e all’insegnante della sezione rosa Anna Maschietto, mia tutor del tirocinio, che ha supportato questo progetto dal primo momento. Il «closlieu» non è solo un luogo dove dipingere, ma un ambiente che favorisce lo sviluppo emotivo, cognitivo e sociale dei bambini. Attraverso l'arte, essi possono esprimere se stessi in modo autentico e libero, acquisendo fiducia in sé stessi e sviluppando un senso di appartenenza e condivisione". 
Ilaria Mattiuzzo, con il suo progetto, ha voluto porre l'attenzione sull'importanza dell'arte nello sviluppo infantile, offrendo agli insegnanti l'opportunità di ampliare i loro orizzonti e conoscere nuove metodologie pedagogiche. Il «closlieu» di Gambolò sarà un'oasi di creatività e libertà, un luogo dove tutti i bambini potranno scoprire il piacere di esprimersi senza limiti né giudizi.

Massimiliano Farrell