Storia: dai “trombetti” reali dell’800 alla fanfara

Dalle sue radici, che affondano nel 1820, ad oggi la fanfara dei carabinieri ha suonato in tutta Europa: dalla Germania alla Spagna, dalla Francia alla Bulgaria. L’evoluzione della fanfara dei carabinieri segue di qualche anno la creazione del corpo dei carabinieri Reali nel 1814. In quel contesto storico, furono arruolati i primi militari trombettieri, noti come «trombetti».
Da questo nucleo primordiale emerse gradualmente nel corso degli anni la fanfara del terzo battaglione carabinieri «Lombardia», che nel 2014 assunse l’odierna denominazione. Pur conservando il termine «fanfara» per rispettare la tradizione militare, la formazione attuale abbraccia una configurazione più ampia, quella di un’orchestra di fiati, comprendendo anche legni e percussioni. La fanfara non si limita solo a svolgere i tradizionali compiti durante parate e cerimonie militari, ma si impegna anche in un’intensa attività concertistica durante tutto l’anno. Il suo repertorio spazia dalle marce militari ai brani classici, moderni e contemporanei.
Questo ensemble rappresenta spesso l’Italia nel mondo, partecipando a tournée in diverse nazioni, tra le quali Germania, Spagna, Francia, Bulgaria, Austria, Svizzera, Liechtenstein, Cina e Canada. In modo non convenzionale per un gruppo musicale di carattere militare, la fanfara ha preso parte a importanti festival di jazz e soul, collaborando con cantanti e strumentisti di fama internazionale.
La fanfara è composta da oltre trenta musicisti provenienti da vari conservatori italiani ed è diretta dal maresciallo capo Andrea Bagnolo, laureato in strumentazione e composizione per orchestra di fiati, direzione d’orchestra di fiati, musica d’uso, musica applicata e composizione.
Luca Degrandi