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Nella lotta per garantire pari opportunità di accesso al mondo del lavoro e per favorire l’inclusione sociale Mortara si schiera in prima linea e presenta un progetto da 257mila euro. Si tratta di “Occupiamoci!!!”, un piano che nasce per consolidare e rafforzare le politiche territoriali per la disabilità già in atto sul territorio lomellino, in particolare nei Comuni di Mortara e Sannazzaro. L’azione sinergica unisce ed integra le politiche e gli interventi per la vita indipendente e quelle per l’inclusione sociale attiva. 
Il traguardo finale è quello dell’avviamento occupazionale e lavorativo delle persone con disabilità. L’ente promotore è il Comune di Mortara, mentre i partner coinvolti sono la cooperativa sociale Come noi, la cooperativa Gli Aironi, il centro professionale di formazione Clerici e il Comune di Sannazzaro. Dal “Pirellone” sono stati messi a disposizione 200mila euro per la formazione e l’integrazione nel mondo del lavoro di persone con diversa abilità. I restanti 57mila sono a carico degli enti partner. 
“La finalità del progetto – spiega l’assessore ai Servizi sociali Cristina Maldifassi (nella foto) – è quella di realizzare percorsi di inclusione lavorativa grazie alla formazione professionale e all’introduzione in realtà produttive del territorio. Il Comune di Mortara è l’ente capofila, ma è stato fondamentale il lavoro di squadra e di co-progettazione con gli altri soggetti coinvolti. Impossibile raggiungere certi obiettivi senza la sinergia tra le realtà del territorio. Altro motivo di orgoglio è rappresentato dal fatto che quasi tutti i progetti finanziati dalla Regione erano stati presentati da realtà private. Tuttavia l’ente pubblico si è dimostrato il migliore in provincia di Pavia, ottenendo il punteggio più alto. Ringrazio la responsabile Elisa Gentini e tutti i partner che sono stati determinanti nella co-progettazione”. Insomma, l’unione fa la forza. Non solo tra realtà pubbliche e attività private. 
Anche le famiglie delle persone con disabilità hanno dato un costante e robusto sostegno organizzativo garantito da una sinergia costante tra associazione Anffas, cooperativa sociale Come Noi e Fondazione Dopo di Noi, con l’aggiunta della cooperativa Gli Aironi di Sannazzaro. 
Il progetto sarà illustrato domani, giovedì 19 ottobre, a palazzo Cambieri. Presenti il sindaco di Mortara Ettore Gerosa, il sindaco di Sannazzaro Roberto Zucca, l’assessore ai servizi sociali Cristina Maldifassi, la dirigente Elisa Gentini, i presidenti delle due cooperative “Come noi” Elisabetta Amiotti e “Gli Aironi” Andrea Damiani, la direttrice della “Fondazione Clerici” Oriana Giupponi, l’assessore regionale Elena Lucchini. Il progetto “Occupiamoci!!!” punta ad integrare i processi istituzionali attualmente non ancora armonizzati né a livello di prassi né a livello normativo ma già positivamente sperimentati nell’ambito dei progetti “dopo di noi” e “vita indipendente” attivati a Mortara e sul territorio della Lomellina. La progettazione personalizzata costituisce un fattore concreto di integrazione e ricomposizione dei processi sociali e favorisce l’integrazione delle risorse economiche attraverso un mix articolato di risorse pubbliche e private mobilitando anche cospicui investimenti delle famiglie e della comunità. “L’iniziativa è rivolta – continua l’assessore Cristina Maldifassi – ad adolescenti, giovani e adulti di età compresa tra i 16 e i 64 anni con disabilità fisica, intellettiva, psichica e sensoriale. Per loro saranno attivati dei laboratori per sviluppare le abilità e la partecipazione attiva. Fondamentale sarà il rapporto con le attività produttive del territorio. Per tutti sono previsti tirocini di inclusione con la previsione dell’erogazione dell’indennità di partecipazione. L’obiettivo finale è quello di trovare un lavoro stabile e retribuito per almeno cinque o sei presone”. I settori in cui trovare uno sbocco lavorativo sono diversi e vanno da quello delle nuove tecnologie a quello della ristorazione. “Il sostegno e la collaborazione – conclude l’assessore - con le attività virtuose è fondamentale per promuovere l’autonomia e l’indipendenza dei cittadini disabili. Il percorso inizierà con l’accoglienza e l’orientamento per poi elaborare il piano individuale più adeguato. Seguirà una fase di orientamento specialistico, analizzando i bisogni e gli obiettivi specifici. Saranno valorizzate le competenze di base delle persone, preparandole per l’inserimento lavorativo attraverso laboratori e attività di formazione”.

Luca Degrandi