Inseguendo sculture tra Spagna e Italia il ricercatore Vittorio Orsina conquista la borsa di studio della prestigiosa Fondazione Longhi

MORTARA - Storico dell’arte, ma anche ricercatore. Vittorio Orsina passerà un intero anno accademico a Firenze per approfondire uno studio su un’opera d’arte che si trova in Catalogna. Una sorta di «caccia all’autore» tra Italia e Spagna.
Tutto grazie alla borsa di studio che il giovane mortarese si è appena conquistato. Infatti c’è anche il nome di Vittorio Orsina tra gli otto borsisti che saranno ospitati per sette mesi a Firenze dalla fondazione Roberto Longhi. La selezione per aggiudicarsi la prestigiosa borsa di studio è basata su un progetto di ricerca originale che, però, deve riprendere i temi cari allo studioso Roberto Longhi, oppure che deve utilizzare il suo metodo che è quelle del «conoscitore».
Un metodo che si basa su una conoscenza molto estensiva dell’arte figurativa.
In altre parole la storia dell’arte viene scritta per mezzo delle immagini stesse. Ogni anno vengono selezionati tra gli otto e i dieci studenti.
I borsisti devono avere meno di 32 anni di età e possono provenire da qualsiasi nazione. Tanto è vero che quest’anno ci sono stati candidati di nazionalità tedesca e statunitense. In palio ci sono sette mesi, cioè un intero anno accademico, di perfezionamento.
A partire dall’autunno, poi, i borsisti rimarranno a Firenze, in fondazione, per seguire lezioni specifiche dove esperti, sia italiani che stranieri, terranno delle lezioni dedicate ad approfondimenti molto specifici.
Assieme alla fase di studio c’è anche una parte di ricerca finalizzata alla realizzazione di un progetto originale.
“Ho presentato – racconta Vittorio Orsina - un progetto di ricerca sulle relazioni tra Italia e Spagna nel corso del quattordicesimo secolo, con un riferimento particolare alla scultura. In particolare il mio approfondimento si concentra sulla tomba di un amministratore apostolico di Tarragona. Nel corso di una conferenza tenuta nel 1985 da uno degli allievi di Roberto Longhi era stata avanzata l’ipotesi che la sepoltura in questione fosse stata realizzata da uno scultore lombardo. Poi qua in Italia nessuno ha più approfondito questa ipotesi di ricerca”.
La pista torna ad essere seguita dal giovane mortarese Vittorio Orsina, segugio delle sculture, alla ricerca dell’autore che cesellò la tomba spagnola. Il progetto è stato abbracciato completamente dalla fondazione.
Prima selezione su cinquanta candidati. Dopo la valutazione dei curriculum e delle referenze in sedici sono approdati al colloquio che si è svolto il 27 maggio presso la fondazione a Firenze.
Infine lo stesso ente ha scelto gli otto dottori più meritevoli. In autunno Vittorio Orisna inizierà questo percorso di formazione specialistica a Firenze e, se il progetto di ricerca si concluderà con successo, il testo conclusivo sarà pubblicato su una delle più importanti riviste della storia dell’arte.
l.d.