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Al via la settimana di degustazione dei vini d'eccellenza del territorio pavese. L'iniziativa, che si svolge in collaborazione tra Vinarius e Paviasviluppo, celebra i vini del territorio già vincitore del 9° Premio Vinarius 2023. Alla settimana di degustazione, che si svolge dal 23 al 28 ottobre, hanno aderito ben oltre 30 enoteche lungo tutta la penisola. In degustazione i vini dei viticoltori che, con il loro lavoro e la loro passione, hanno reso questo territorio meritevole di ricevere il premio Vinarius.
Così come il pavese è ormai riconosciuto per la sua spiccata vocazione vitivinicola, allo stesso modo i vini ne rappresentano a pieno titolo la tradizione e la cultura enologica e grazie alla “settimana di degustazione”, indetta da Vinarius e dall'Azienda speciale della Camera di Commercio di Pavia per gli amanti ed appassionati di queste eccellenze d’Italia, è possibile approfondire e sperimentare le caratteristiche di quest’area e dei suoi prodotti direttamente nelle enoteche aderenti.
“Siamo orgogliosi di poter continuare nel solco già tracciato dall’associazione Vinarius con il Premio Vinarius 2023 e con il viaggio di approfondimento per la promozione del Territorio protagonista, il pavese. - afferma Andrea Terraneo, Presidente Vinarius - Crediamo fortemente in questa iniziativa che porterà i vini del Territorio in tour per le enoteche che danno fiducia alla nostra associazione e che hanno aderito all’iniziativa. Sono circa 30 e questo per noi è un grande risultato”. Tra le città toccate dalla settimana di degustazioni nelle enoteche Vinarius, Como, Milano, Terni, Bari, Brindisi, Firenze, Roma, Padova, Cantù, Siena, Trieste. Qui l’elenco completo delle enoteche aderenti: Vino Vino dal 1921, Cotti dal 1952, Cantine Isola a Milano, Incontri diVini a Seregno, Stringhetto a Legnago, La Barrique a Cantù, Enoteca CM a Como, Canneto Beach 2 – Riontino a Margherita di Savoia, La mia Cantina a Padova, Elisir a Santa Giustina Dolomiti, Ai Cavai e Enoteca Bischoff a Trieste, Vini & Delizie a Firenze, Il Borgo a Prato, Da Pino alle fonti a Siena (nella foto), La Fiaschetta a Roma, Vino Vino a Terni, L'Etichetta a Bastia Umbra, Coloniali Enoteca Gargiulo ad Eboli, Pollino DiVino a Rotonda, Ceparoyal a San Salvo, Nasacca a Carloforte, Enoteca vini Chisena a Latiano, L'Angolo Divino a Ruvo di Puglia, Wine Shop a Reggio Calabria, Drink Shop di Lippolis Stefania a Putignano, Terruli a Martina Franca, Anelli Enoteca delizie dal 1970 a Brindisi, Cilda a Catania e Un mondo Divino a Orzinuovi.

“Prosegue la proficua collaborazione con l'Associazione delle Enoteche italiane, che quest'anno ha assegnato alle terre pavesi l'ambito Premio Vinarius al Territorio - dichiara il Commissario Straordinario Giovanni Merlino - La partecipazione di 18 aziende vitivinicole dell'Oltrepò a questa settimana di degustazione del Metodo Classico testimonia la precisa volontà della Camera di Commercio di affermare la qualità delle nostre produzioni a livello nazionale. In tutta la penisola operatori e winelovers potranno apprezzare l'eccellenza delle nostre bollicine.”

La cerimonia di premiazione al territorio pavese era avvenuta lo scorso 8 maggio al castello di Cervesina, dove Vinarius ha ufficialmente consegnato il “Premio al territorio 2023”, dopo la proclamazione dello scorso 16 gennaio a Roma.
Come da tradizione, Vinarius conferisce un riconoscimento a tre personaggi (o istituzioni) che hanno reso lustro il territorio premiato. I tre “illustri” pavesi sono Giovanni Ricciardella, Gioachino Palestro e Mario Maffi. La terna è stata scelta da Vinarius tra una rosa di nomi proposti dalla Camera di Commercio di Pavia.
Ricciardella, giovane chef ambasciatore del territorio, ha fatto della tradizione culinaria un punto di partenza per osare giochi di consistenze, di sapori, di presentazione del piatto inaspettati esaltando i sapori tipici pavesi nel ristorante Cascina Vittoria di Rognano. 


Mario Maffi è un enologo, perito agrario e grande conoscitore dell’Oltrepò, discendente di una famiglia della Val Trebbia: da sempre esalta il sapore e il piacere del vino come promotore di cultura, storia, tradizioni, amore e il rispetto per la terra.
Il terzo premiato è quello probabilmente più conosciuto dal grande pubblico, non solo a livello locale: Gioachino Palestro. Il “Peter pan della Padania” ha avuto il merito di salvare dall’estinzione il salame d’oca, recuperando l’antica ricetta della famiglia Orlandini. Il suo non è stato solo un “salvataggio”: Palestro ha fatto affermare il salame d’oca, e l’oca più in generale, a livello nazionale. La sua bottega, casa di straordinari personaggi come Giacomo Bologna, Giorgio Grai, Luigi Veronelli, Paolo Massobrio, Corrado Barberis, Carlin Petrini e tanti altri “big” del gusto made in Italy, continua ad essere un laboratorio di idee e di sperimentazioni di nuovi sapori legati ad antichi saperi. Gancia, Marzotto e Romiti sono tre cognomi a caso di clienti che hanno soddisfatto i loro palati alla Corte dell’Oca (nome coniato da Giacomo Bologna) di Gioachino Palestro. L’oca non è solo salame e Palestro lo ha sempre sostenuto: grazie a questo sono molteplici le specialità “made in Mortara” realizzate grazie al bianco pennuto: petti stagionati o affumicati, ciccioli pressati e secchi, paté, prosciuttini, salami crudi, mortadelline, bresaole, marbré e altro ancora perché dell’oca… non si butta via niente!