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Ci siamo. Mancano una manciata di ore alla disputa della 50esima edizione del Palio “Città di Mortara”. Domenica scorsa, 17 settembre, nella basilica di San Lorenzo è stata celebrata la Santa Messa alla presenza delle delegazioni delle sei contrade, di Ludovico e Beatrice e delle autorità comunali di ieri e di oggi. Al termine della celebrazione, il parroco don Marco Torti ha benedetto il drappo, realizzato dall’artista Roberto Galatone, che verrà assegnato alla contrada vincitrice del Gioco dell’oca di domenica prossima. La solenne celebrazione liturgica, presieduta da don Marco Torti è stata animata dal “piccolo coro” della basilica laurenziana.
Sta dunque pian piano andando a svanire il clima da “volemose bene” tra le sei contrade. Domenica 24 settembre la cosa importante sarà una e una soltanto: vincere. E sarà una sfida senza esclusione di colpi per arrivare alla vittoria finale. Per il momento valgono ancora i sorrisi per le foto di rito: tutti felici attorno a Ludovico il Moro e Beatrice d’Este, impersonati da Mattia Callegaris e Matilde Perfetto, schierati sul presbiterio. 
Poco sotto il “vero” padrone della Mortara che fu: Pier Pirola che vestiva i panni del podestà. E se c’era il governo cittadino di fine XV secolo, non poteva mancare quello di oggi. Alla cerimonia liturgica hanno partecipato anche il sindaco Ettore Gerosa, al suo secondo Palio in fascia tricolore, con il vicesindaco Laura Gardella. In questo momento di condivisione le Contrade hanno trovato la loro unità... in attesa di domenica prossima, quando gli animi si incendieranno di passione. Teatro della sfida sarà, per la settima volta, piazza Silvabella che sarà “vestita” a festa con le tribune per ospitare circa 700 spettatori. Alle 15 inizierà il corteo storico, poco dopo un’ora prenderà il via la grande sfida tra gli arcieri. Una “volata”, tra fortuna, passione e bravura, lunga 63 caselle. In caso di maltempo, il grande gioco dell’oca “traslocherà” al palazzetto dello sport con inizio della sfida tra i rioni alle 16.