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MORTARA - Altro che montone alla griglia, era tutto una… bufala! Una foto pubblicata su Facebook tra giovedì sera e venerdì mattina ha accesso il “dibattito social” sui gruppi “mortaresi”: l’immagine lasciava intendere che giovedì sera si sarebbe svolta una grigliata in piazza del municipio. Peccato che fosse tutto falso. In piazza Martiri della Libertà non c’è stata nessuna grigliata. A chiarire quanto è successo ci pensa Davide Curti, comandante della polizia locale di Mortara. “La nostra pattuglia era impegnata nel servizio di controllo della città ed è intervenuta in piazza Martiri. – spiega dal comando di palazzo Cambieri – Lì si trovava un gruppo di ragazzi sudamericani e avevano un barbecue ancora inutilizzato, nuovo, appena comprato. Il barbecue non è mai stato acceso: i ragazzi non avevano né carne né carbonella o legna… altro che montone! Ovviamente non c’è mai stato fumo e il giorno seguente, sulla piazza, era possibile verificare l’assenza di qualsiasi “prova” di una grigliata come, ad esempio, segni di bruciature o carbonella sul porfido. Oltre alla nostra pattuglia, era presente anche quella dei carabinieri. Le immagini del sistema pubblico di videosorveglianza, inoltre, hanno ripreso l’arrivo dei ragazzi provenienti dalla stazione ferroviaria e mai, dico mai, è stato acceso il barbecue. La nostra pattuglia e quella dei carabinieri sono arrivate in piazza perché erano impegnate nell’attività di controllo: nessuno ha chiamato in comando… qualcuno, è evidente, ha preferito pubblicare la foto su Facebook”.

Tutto questo si è verificato giovedì scorso, 29 maggio, verso le 21. Caso chiuso? Macché! C’è chi è cascato nel tranello della “bufala social” e si è lasciato andare a commenti aspri contro il Municipio. Probabilmente quello che doveva essere l’ennesimo attacco all’amministrazione comunale si è trasformato in una autentica bordata contro gli uffici comunali, che nulla hanno a che vedere con la politica.

Praticamente si sosteneva che le Forze dell’ordine venivano impiegate per far cassa e non per far controlli. Non solo, si arrivava provocatoriamente a fare un “accesso agli atti” virtuale chiedendo di vedere: la richiesta di occupazione di suolo pubblico, i pagamenti alla Siae, le pratiche al Suap, il controllo fumi, eccetera, eccetera, eccetera.

“Certe affermazioni, a mio avviso, creano un grave danno d’immagine alla polizia locale. – aggiunge Davide Curti – Si insinua la mancanza di controlli per la somministrazione di cibi e bevande e di altre formalità richieste dalla normativa per organizzare eventi sulla pubblica via. Ci muoveremo di conseguenza. Il mio compito è quello di tutelare non solo il mio ufficio, ma anche gli altri uffici comunali. Poi sarà compito di un giudice stabilire se questo grave danno d’immagine c’è stato oppure no”.

Alcuni post sono poi scomparsi, ma troppo tardi: c’era chi li ha letti e chi li ha salvati. Nel mirino delle accuse c’erano, oltre alla polizia locale, anche l’ufficio Suap e l’ufficio tecnico comunale. Il confronto social potrebbe così trasferirsi nell’aula del tribunale.