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MORTARA - Non solo nel mondo reale ma anche nel mondo virtuale: il bon ton è una qualità d’avere in qualsiasi caso. Per questo Sara Chiesa, educatrice di Living Media Education, dedicherà il pomeriggio di lunedì 13, dalle 17 in Biblioteca “Francesco Pezza”, al “Bon ton nell’uso dei social network”. Non è la prima volta che tiene un incontro di educazione digitale e cittadinanza digitale al Civico.17; in un precedente appuntamento, infatti, aveva dedicato la sua attenzione ad aspetti più tecnici, sul corretto utilizzo dello smartphone e delle applicazioni più utili nel vivere quotidiano. “Questa volta – spiega Sara Chiesa – l’incontro verterà sui buoni comportamenti da tenere in contesti sociali virtuali, con particolare riferimento ai gruppi Facebook e Whatsapp di una certa entità. Dunque, ci focalizzeremo sugli aspetti comportamentali e formali più che tecnici. Classico esempio è il gruppo Facebook di paese, dove post e commenti sono di ogni tipo. La prima parte dell’incontro sarà dedicata alla web reputation, ossia a tutti quei fattori che determinano il rapporto tra reputazione digitale e reputazione reale. Andremo ad analizzare in che modo i post e le foto che pubblichiamo sui social network contribuiscano a creare una certa reputazione che ci portiamo anche nella vita reale”. Saranno portati esempi pratici da vari gruppi cittadini, non quello di Mortara per evitare eventuali polemiche, in modo da delineare in un percorso chiaro tutto quanto sia necessario per apprendere le nozioni del bon ton digitale. “Vedremo – prosegue – quali sono gli esempi di post e commenti che generano più reazioni, sia in positivo che in negativo, per capire quali ne siano le conseguenze. Parleremo poi delle regole di comportamento più adeguate da seguire quando si interagisce online con gli altri”. Insieme alle spiegazioni e alle nozioni divulgate da Sara Chiesa, saranno proiettate delle diapositive che mostrano le dieci regole del Manifesto di Parole O_Stili, che regolano proprio le migliori maniere per interagire con gli altri utenti nei contesti dei vari social network. “Il senso dell’incontro – conclude Sara Chiesa – è quello di far riflettere sulle conseguenze dei propri comportamenti online, soprattutto quando si interagisce in gruppi con molti utenti. Far capire, poi, quali sono le conseguenze in ambito lavorativo e della vita quotidiana di quel che si fa sui social network. Credo sia importante concentrarsi anche sull’elemento formale, oltre che contenutistico, di quel che si dice e di come lo si vuole dire”. L’incontro è gratuito e aperto a tutta la cittadinanza.

Vittorio Orsina