Login / Abbonati

Il parco sarà il teatro principale. Il resto del paese, svuotato, ricoprirà davvero il ruolo di museo a cielo aperto. Pronte le visite guidate tra statue e murales. Il fine settimana della Festa dell’arte è all’edizione numero 27. Sabato 3 e domenica 4 giugno saranno nuovamente un’occasione, dopo la Notte delle Anime di venerdì, per gustare lo splendore del parco dei Tre Laghi. Questa volta in vesti diverse, ornato di giochi, esposizioni, animali della fattoria, musica e divertimento. Da non perdere sabato, a partire dalle ore 16, il concerto sull’acqua. Così come il concerto con ballo delle 21 e 30. Il ristoro rimane aperto per pranzo e cena. La domenica un’altra occasione eccezionale.
Alle 17 in punto parte il primissimo Trilagon. La sfida di corsa e nuoto tra i laghi è accompagnata da un carico speciale: i concorrenti dovranno trasportare un’anguria dall’inizio alla fine. Per il resto l’offerta di sabato si rinnova anche la domenica. Spazio per grandi e piccini. Dalle bocce, alla canoa e il pedalò sui laghi. Per i bambini gli animali della fattoria, ed i giochi d’avventura.
Da non perdere il beer puppeteer per i più grandi. Una particolarissima sfida in cui si diventa, traducendo dall’inglese, burattinai della birra. Ecco il gioco: indossare una particolare struttura di legno, ad essa si collegano le tipiche croci con spaghi con cui si manovrano i burattini. Solo che la precisione non servirà per muovere le bambole, bensì per far alzare, senza che caschi, un buon boccale di birra, e finirlo tutto quanto. Poi i grandi classici che tornano ogni anno.
Alla chiesa di San Lino la consueta esposizione di anticherie, un punto di partenza o di arrivo. In ogni caso si dovrà passare per il giardino degli eredi Barbavara. Il cortile della villa, aperto proprio in questa occasione eccezionale al pubblico, funge anche da “passaggio segreto”. Nulla da nascondere, ma un che di magico ci sarà anche qui. Un ponte levatoio posizionato proprio sul canale che separa la villa dal parco. Qui ci si ritrova in un bosco, e chissà che non ci si imbatta proprio allora in una manifestazione spirituale dei celti. Il resto del paese non verrà ignorato, ma la grande novità rispetto agli anni precedenti riguarda proprio il decentramento delle attrazioni. Se sino all’anno scorso il punto di ritrovo era proprio la piazza Delucca, questa volta si è optato per i Tre laghi.
“Un esperimento - racconta il sindaco Luciano Garza, che, eletto poco meno di un anno fa, si trova ad organizzare l’evento per la prima volta nelle vesti di primo cittadino - che stiamo provando tanto per fattori di logistica quanto per la pubblica sicurezza. La piazza è il crocevia di tutte le direttrici del traffico. Con la Festa dell’arte veniva bloccata la circolazione dei mezzi. Oltretutto - aggiunge - diventava un luogo facilmente aggredibile da eventuali attacchi terroristici”.
Terrorismo a Gravellona? Suona un po’ strano. Più che ad attacchi pianificati da parte di squadre di estremisti si fa riferimento a scalmanati di vario genere, pronti ad introdursi con mezzi dove non consentito. Insomma, durante le precedenti feste dell’arte il pubblico era tutto ammassato in piazza. Qualsiasi incidente di sorta, per quanto raro, poteva finire in un massacro. Ciò costringeva a mettere sbarramenti tutto attorno, mettendo ancora più in difficoltà la circolazione dei mezzi.
“Decentrare verso il parco - conclude Luciano Garza - consente di lasciare gli spazi per gli utilizzi consueti del traffico. Nel frattempo la festa viene immersa nel verde”.
E poi un altro vantaggio: non essendoci abitazioni nei dintorni ci si potrà dilungare coi festeggiamenti fino a notte inoltrata. In più, non trovandosi in strada, si potrà prendere con più comodità anche la pulizia, senza costringere i volontari a fare le corse la domenica sera. E’ pur vero che Gravellona è diventata famosa come Paese d’arte per i suoi murales, le case colorate, gli spazzacamini sui tetti e le statue stravaganti. Che ne sarà di loro? I visitatori saranno accolti dall’associazione Vigevano Promotion, i cui membri porteranno chi vorrà in tour tra le strade del paese. Racconteranno la storia dietro le immagini, dando nuove chiavi di lettura a chi le immagini le ha finora viste solo di passaggio.

Gabriele Tocchio