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Palio e corteo storico per ridare slancio alla festa patronale. Domenica 7 maggio Mortara tornerà a vivere una giornata di festa. Almeno questa è l’idea del Magistrato delle Contrade che, dal 2019, ha provato a ravvivare l’ormai “spenta” festa patronale con il Palio della Santa Croce. La prima edizione fu sinistrata dal maltempo, il corteo venne annullato e i giochi si disputarono nel pallone geodetico di palazzo Lateranense, poi arrivarono gli anni del Covid a mettere i bastoni fra le ruote della nuova manifestazione. Lo scorso anno fu quello della ripresa e del ritorno della gente per le strade. Nonostante una chiusura stradale totalmente inadeguata! Infatti, venne chiusa al traffico la zona di piazza Vittorio Emanuele II, mentre per il resto del centro venne adottata una chiusura “dinamica” (vale a dire che le auto vennero fermate soltanto per consentire il passaggio del corteo storico).
Il programma del Magistrato delle Contrade si concentra essenzialmente su domenica 7 maggio con  la celebrazione della Messa con la benedizione del Palio (alle 10 e 30 nell’abbazia di Santa Croce, il corteo storico (con inizio alle 15) e la disputa del Palio davanti al teatro (alle 16 circa). Unico “aperitivo” in calendario per sabato 6 maggio sarà la presentazione del drappo realizzato da Francesco Galifi: l’evento si terrà nel tardo pomeriggio in piazza Vittorio Emanuele II, all’interno del cartellone di eventi organizzato dal Comitato locale della Croce Rossa. Il suono dei tamburi annuncerà dunque il ritorno per le strade di Ludovico il Moro e Beatrice d’Este, impersonati da Mattia Callegaris e Matilde Perfetto, della corte sforzesca e della delegazione comunale della Mortara che fu con il podestà, alias Pier Pirola. Poi le sei contrade: davanti a tutti i giallo-neri della Torre, detentori del Palio, quindi Braide, San Dionigi, il Moro, Sant’Albino e San Cassiano. 
Nobili, borghesi e popolani attraverseranno la città, come da tradizione secondo il collaudato percorso: corso Garibaldi, corso Cavour, via Cortellona, via Roma, corso Josti, via XX settembre, via Fagnani e via Belluschi. Quindi il serpentone in abiti storici raggiungerà piazza del teatro. Qui le contrade si sfideranno su quattro prove pensate per i giocatori: il gioco della marna, il lancio del brocchiere, la corsa sui ceppi e il lancio dei cerchi. Seguirà una prova che vedrà protagonisti gli arcieri: il tiro sulle sagome tridimensionali. Dai giochi le contrade otterranno dei punti che andranno a sommarsi al punteggio ottenuto dagli arcieri. La classifica finale sarà dunque determinata dalla somma dei punti. Molto semplicemente, vincerà il Palio la contrada che avrà ottenuto il punteggio più alto.
Nei giorni scorsi il Magistrato delle Contrade aveva diffuso una lettera in cui invitava la cittadinanza a partecipare alla giornata di festa, rivolgendosi in particolar modo ai negozianti del centro città. L’invito è quello di colorare le vetrine con i colori delle contrade e di pensare ad una apertura straordinaria.