L’annuncio di monsignor Paolo Rizzi: Nerino Cobianchi Venerabile entro l’anno

CILAVEGNA – Nerino Cobianchi sarà Venerabile entro la fine dell’anno. L’annuncio è arrivato sabato scorso, quando il postulatore della Causa di beatificazione, monsignor Paolo Rizzi, ha illustrato ai cilavegnesi lo stato del complesso iter burocratico.
“Il congresso peculiare dei Teologi, che si è svolto presso il Dicastero vaticano delle Cause dei Santi, dopo avere esaminato la Positio, ha dato unanime parere positivo in merito all’esercizio eroico delle virtù e alla fama di santità del Servo di Dio Nerino Cobianchi. – ha annunciato il prelato – Con il loro pronunciamento, i Teologi hanno riconosciuto che nel corso della sua vita Nerino ha vissuto in grado non comune, quindi eroico, le virtù teologali: fede, speranza e carità; e le virtù cardinali: fortezza, giustizia, prudenza e temperanza. È un traguardo importante in quanto preannuncia che presto potremo avere la gioia di vedere Nerino proclamato Venerabile dalla Chiesa”.
Al giudizio affermativo dei Teologi seguirà la sessione ordinaria dei Cardinali e Vescovi i quali, a loro volta, saranno chiamati ad esprimere il parere di merito. Se verrà confermato il giudizio dei teologi, il Cardinal Prefetto del Dicastero presenterà il tutto al Santo Padre affinché ratifichi i voti espressi e dichiari di Nerino Cobianchi l’esercizio eroico delle virtù, con annesso titolo di Venerabile.
Il postulatore monsignor Paolo Rizzi (nella foto a sinistra) è poi entrato nel merito della Causa: “Nella fase romana della Causa si sono delineati i tratti che caratterizzano la vita e l’attività di Nerino Cobianchi. – ha illustrato il sacerdote mortarese in servizio presso la Segreteria di Stato vaticana – Cristiano autentico, uomo di fede incrollabile, promotore dell’accoglienza e della solidarietà, animato da una profonda spiritualità fondata sulla pratica eucaristica quotidiana e su una intensa devozione mariana, proiettato soprattutto al ministero e al servizio della carità a tutti i livelli, pronto a venire incontro sia alle necessità immediate sul territorio che al soccorso internazionale in varie nazioni di Europa e di Africa, fondatore per questo di Associazioni assistenziali, sempre in piena collaborazione con la Gerarchia ecclesiastica, con una radicata e incrollabile fiducia nella Provvidenza in ogni situazione”. Lo studio e l’analisi delle sue vicende biografiche dimostrano che quella di Nerino Cobianchi non è stata un’opera unicamente sociale o pura filantropia, ma la scelta radicale e l’impegno generoso di un fedele laico che ha vissuto il proprio Battesimo con un’autentica passione per i più disagiati, nel segno della carità di Cristo. Cobianchi ha compiuto opere grandi perché ha pregato e confidato nel Signore; qui stava la sorgente della sua multiforme attività apostolica. Egli era convinto che l’incontro orante e la comunione d’amore con il Cristo dovevano tradursi, e quasi convalidarsi, in una vita spesa all’insegna del dono di sé senza riserve.
“Lo studio di documenti e testimonianze attuato nella fase romana della Causa, – fa notare monsignor Rizzi – dimostra che, nel solco della spiritualità e dell’insegnamento del Fondatore, l’Associazione Pianzola-Olivelli ha sempre trovato i punti qualificanti della propria azione solidale nella preghiera, nell’ispirazione cristiana e nella collaborazione con le realtà ecclesiali del territorio”.