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MORTARA - La prossima domenica, 12 gennaio, alle ore 15 e 30, la Piazza del Municipio di Mortara sarà teatro di un importante presidio di solidarietà con il popolo palestinese, organizzato da diverse realtà associative e politiche locali.
L’iniziativa vuole sensibilizzare la cittadinanza su due tematiche centrali: il riconoscimento dello Stato di Palestina e la necessità di fermare il genocidio che Israele sta compiendo a Gaza. L’evento è stato promosso congiuntamente da Rifondazione Comunista, i Giovani Comunisti, la sezione Anpi “Fratelli Capettini” di Mortara e l’Associazione Culturale Islamica locale, con le adesioni successive della Lega Spi-Cgil di Mortara, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico.
 Il presidio evidenzia la volontà di creare un momento di dialogo e confronto sulla situazione in Palestina.
 Il consigliere comunale di Rifondazione Comunista Giuseppe Abbà ha già annunciato che presenterà in Consiglio Comunale una mozione per chiedere il riconoscimento dello Stato di Palestina. “Il presidio intende porre l’attenzione - commenta Massimiliano Farrell, presidente dell’Anpi di Mortara - sulla sofferenza del popolo palestinese e sull’urgenza di interventi concreti da parte della comunità internazionale. Lo stato di Israele sta compiendo un genocidio nei confronti della popolazione di Gaza, che è ormai davanti agli occhi di tutti. 
Questa drammatica situazione non è incominciata il 7 ottobre 2023 con la rappresaglia di Hamas, ma nel 1948 con la Nakba e l’allontanamento forzato dei palestinesi dai loro territori. Nessuno impedisce i crimini di guerra di Israele, che agisce impunemente in piena violazione del diritto internazionale. L’iniziativa si colloca nel solco delle battaglie per i diritti umani e la giustizia sociale, perché noi saremo sempre in prima linea nella difesa del diritto all’autodeterminazione dei popoli”. Piazza del Municipio, dunque, si prepara a diventare un simbolo di solidarietà internazionale, con la partecipazione di cittadini, attivisti e rappresentanti delle associazioni. Il presidio vuole essere non solo un momento di protesta, ma anche un’occasione per riflettere sulle responsabilità collettive e sulle possibilità di costruire un futuro di pace, che dovrà passare innanzitutto attraverso il riconoscimento di uno Stato di Palestina. 
“Questa iniziativa – spiega Farrell – è un appello alla coscienza civile della nostra comunità e un invito a schierarsi contro le ingiustizie, sostenendo il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese”. 
L’evento rappresenta anche un esempio di collaborazione tra realtà diverse, unite dal comune intento di promuovere i valori della solidarietà e del rispetto dei diritti umani. La partecipazione dell’Anpi evidenzia l’importanza di radicare la lotta per la libertà e l’uguaglianza nei principi della Resistenza, adattandoli alle sfide contemporanee.

m.f.