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MORTARA – Uno scenario di devastazione che colpisce il cuore della cittadinanza ancora di più, in senso negativo, pensando che i malviventi si sono accaniti sulle tombe. Cioè, su lapidi di perfetti sconosciuti (per loro) a cui però altri volevano bene e che ora ne piangono la deturpazione. L’episodio criminale risale alla notte tra giovedì 19 e venerdì 20 dicembre al cimitero di Mortara, uno dei più belli e grandi dell’intera Lomellina. Dato l’ampio numero dei sepolcri colpiti, non è azzardato parlare di un “raid” in piena regola. Dopo aver forzato il lucchetto del cancello principale, i “soliti ignoti” approfittando del buio hanno portato via, infilandoli nei sacchi, una trentina di vasi di rame da varie tombe, che contenevano i fiori. Questi ultimi sono stati gettati a terra. Poi si sono dileguati senza essere notati. L’indomani gli addetti del Comune ai servizi cimiteriali, alla riapertura mattutina, si sono accorti del disordine (coi fiori ritrovati così, buttati all’aria) e hanno chiamato i carabinieri, che adesso hanno aperto un’indagine. Il rame è un metallo ormai raro e quindi prezioso per il mercato nero: il valore economico della refurtiva non sembra comunque ingente. Non così quello morale: i numerosi visitatori del camposanto che si trovavano lì nel fine settimana prenatalizio o stavano facendo la conta dei danni e cercando, per quanto possibile, di mettere a posto le tombe dei loro defunti, o commentavano indignati l’episodio. I proprietari delle tombe in questione, sparse per tutto il cimitero (piuttosto vasto) sono stati avvisati e toccherà a loro, se lo riterranno, sporgere denuncia contro ignoti.