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MEDE – Ha dimenticato dopo un incidente stradale gli ultimi dodici anni della sua vita. 
Ha dovuto ricominciare da capo nel suo lavoro di medico. Una storia incredibile di malattia e rinascita diventata anche una serie televisiva, «Doc - nelle tue mani» su RaiUno. 
Il dottor Pierdante Piccioni, ora scrittore, che lavorava all’ospedale di Lodi, sarà il grande ospite del primo incontro culturale del nuovo anno organizzato dall’Università del tempo libero e della terza età di Mede. 
Il «dottor Amnesia» parlerà presso la sala conferenze di via Dante giovedì 23 gennaio alle 15. L’ingresso è libero. 
Il titolo è eloquente: «Io ricordo tutto». 
Pierdante Piccioni nel 2013, dopo un incidente stradale, si risvegliò dal coma senza ricordare gli ultimi dodici anni: era convinto che fosse il 25 ottobre 2001. Credeva di essere un quarantenne e invece aveva i capelli grigi, pensava che i suoi figli fossero dei bambini mentre erano ormai dei ragazzi, ricordava la madre in vita mentre era già morta da tempo, guardava la moglie e gli sembrava incredibile che avesse delle rughe. 
E non era al passo con gli eventi storici e le rivoluzioni tecnologiche accadute in quei dodici anni, dall’elezione di Barack Obama alla massiccia diffusione di Internet, dalle dimissioni di Papa Benedetto XVI (era rimasto a Giovanni Paolo II) all’addio alla lira. 
Ma a preoccuparlo sopra ogni cosa era la paura di non poter più lavorare: lui, medico per passione, con un curriculum importante non poteva rassegnarsi alla pensione anticipata. Così Pierdante Piccioni, che ha confessato di avere all’inizio avuto voglia di mollare, si è messo a studiare per colmare i dodici anni di gap assoluto. 
Sostenuto dalla famiglia e dai colleghi, è riuscito a vincere sulla burocrazia, fino a tornare in prima linea, a contatto con i pazienti, di nuovo al pronto soccorso, nel ruolo di primario che gli apparteneva fino a quel giorno del 2013 in cui la sua memoria aveva fatto un salto all’indietro. 
Nel 2015 Pierdante Piccioni è tornato al lavoro, come primario del Pronto soccorso dell’ospedale di Codogno. Lui stesso ha raccontato la sua incredibile storia nei libri «Meno dodici» e «Pronto soccorso», entrambi editi da Mondadori, scritti insieme a Pierangelo Sapegno.
E poi c’è la fiction, col suo personaggio chiamato Andrea Fanti e interpretato da Luca Argentero. 
In attesa di ascoltare il suo colloquio con gli interessati a Mede, una bella intervista al dottor Piccioni è presente sul sito web della rai. Grazie alla sua vicenda è diventato “un medico empatico, che spiega, sta zitto e ascolta: cura la persona, non la sua glicemia, ma soprattutto offre speranza”. 
E gli anni dimenticati? 
“Continuo a non ricordare nulla dei dodici anni dimenticati a causa dell’incidente, ho solo ricordi riferiti”. 
C’è però un punto fermo, incancellabile: la sua famiglia. “L’incidente mi ha rubato un pezzo di vita ma non ha intaccato i valori, gli affetti, le fondamenta della mia vita”.

Davide Maniaci