Lomello, venerdì a Lomello il libro «medioevale» del giornalista e scrittore Umberto De Agostino

LOMELLO – Arriva a Lomello il libro “Lomellina medievale” (Edizioni Lomellibro) di Umberto De Agostino. Venerdì, alle 21, appuntamento nell’ex chiesa di San Rocco per una serata inserita nel programma ufficiale del ciclo “Ereditare il patrimonio culturale e religioso”, relativo al millenario della basilica di Santa Maria Maggiore. A fianco dell’autore ci sarà Vittorio Testa, direttore de “L’Informatore lomellino”. “Il filo rosso del volume – anticipa l’autore – è il legame storico fra la Lomellina e la Liguria: prima dei Romani, la pianura oggi patria del riso europeo era abitata da una tribù ligure denominata Levi. Qui prende forma Lomello, abitato che, a cavallo delle dominazioni longobarda e franca, darà il nome al territorio: nell’impero creato da Carlo Magno si formerà la contea di Lomellina, da cui alla fine dell’XI secolo il patrizio Gandolfo partirà per Genova per sposare la figlia dell’ammiraglio Embrìaco”. Ma non sono finiti i vincoli storici fra Lomellina e Genova. Le abbazie di Santa Croce di Mortara e di San Pietro di Breme, fra il X e il XIV secolo, arriveranno a controllare decine di basiliche, abbazie, prepositure, parrocchie e priorati nella città ligure e nella Riviera di Levante, oltre che in altri territori del Nord Italia. Infine, il libro tratta della famiglia patrizia dei Lomellini, discendente da Gandolfo, stanziatasi dapprima a Pegli e poi a Genova: i loro marinai e pescatori fonderanno le comunità di San Pietro e di San Antioco, nella Sardegna sudoccidentale. E qui il cerchio del libro si chiude: gli insediamenti dei pescatori liguri in Sardegna furono patrocinati da Carlo Emanuele III, re di Sardegna, la cui autorità, dal 1707, si estendeva anche sulla Provincia di Lomellina, con capoluogo Mortara.Il sindaco Silvia Ruggia ha da subito abbracciato il progetto editoriale, tanto che il Comune di Lomello ne aveva cofinanziato la stampa. E, due mesi fa, alla base navale della Spezia il sindaco ha consegnato una copia fresca di stampa al capitano di fregata Pietro Lo Re, comandante dell’unità navale della Marina militare “Ammiraglio Magnaghi”.