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VIGEVANO - Più di duemila tonnellate di rifiuti pericolosi scaricati illecitamente in un’area già sottoposta a sequestro, da parte di almeno 13 soggetti con la compiacenza dei precedenti proprietari del terreno di circa 20mila metri quadrati. Nell’area alle porte di Vigevano materiali di varia natura, industriale e speciale, tra cui rottami ferrosi, lastre in fibra di amianto, olii minerali esausti, solventi e altri prodotti chimici. Ma anche autoveicoli non bonificati e materiale edile. 
Tutto illecitamente stoccato. E’ quanto hanno scoperto gli agenti della Guardia di Finanza di Pavia alle porte di Vigevano, all’interno della vasta area che già in precedenza era stata sottoposta a confisca.
Nel corso dell’ispezione che ne è seguita, i finanzieri hanno anche rilevato tracce di roghi appiccati dolosamente proprio per incenerire parte dei cumuli di rifiuti accumulati nel tempo, con evidenti e gravi ripercussioni ambientali causate dall’emissione nell’aria dei fumi della combustione. Così è già stato avviato l’iter per la messa in sicurezza e bonifica del sito, così come le necessarie azioni di recupero per il danno ambientale causato dai responsabili, i proprietari dell’area ampia circa 20mila metri quadrati.
Le indagini al momento risultano ancora alla fase preliminare. Tuttavia dai primi rilievi è già stato accertato che in un breve arco temporale i precedenti proprietari dell’area, a seguito della confisca del terreno sul territorio comunale di Vigevano, hanno ridotto l’area a una vera e propria discarica abusiva. Grazie anche all’utilizzo di foto-trappole appositamente installate nei pressi del fondo, e sulla base dei successivi riscontri, gli uomini della Guardia di Finanza di Pavia sono riusciti a risalire a 13 soggetti che, con la compiacenza dei precedenti proprietari, scaricavano illecitamente nell’area rifiuti di varia natura.

Riccardo Carena