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VIGEVANO - La incontrano per caso, poi la spaventano facendole credere di avere il malocchio, quindi le spillano un fracco di soldi per "liberarla". La vittima della truffa, però, riesce a liberarsi, grazie ai carabinieri, di due truffatrici senza scrupoli. Si tratta di due donne, una di 68 e l'altra di 47 anni, entrambe lomelline ed entrambe denunciate a piede libero per la truffa commessa ai danni di una 36enne di Vigevano. 

Alcuni giorni fa, le due donne si erano imbattute per caso in quella che sarebbe diventata la loro vittima: l'incontro è avvenuto nel parcheggio di un supermercato. Qui le due truffatrici hanno carpito la fiducia della 36enne, facendole credere di essere vittima del malocchio. Una "maledizione" o un "incantesimo" scagliatole addosso da qualcuno mosso da invidia. La donna abbocca subito al tranello psicologico portato avanti dalle due truffatrici. La storia prosegue con la 68enne e la 47enne che offrono la via di fuga: loro - questa la ricostruzione dei fatti - sarebbero state in grado di liberare la donna dal malocchio. Ovviamente il "rito propiziatorio" non era gratuito, anzi costava parecchio. Quindi il trio si dà appuntamento al pomeriggio, intanto le truffatrici riescono a farsi consegnare la fede in oro indossata dalla vittima per iniziare il rituale. E la truffa. Istruzioni per l'uso: la 36enne avrebbe dovuto presentarsi al pomeriggio, per iniziare il rituale, con mille euro in contanti, un uovo con scritto il proprio nome sul guscio e un indumento intimo. Durante il rito magico le truffatrici fanno ripetere alla donna frasi sconclusionate in una lingua probabilmente inventata. Dopo questa sceneggiata, una delle due truffatrici esibiva l'uovo, opportunamente sostituito, che mostrava una macchia e conteneva dei peli. Era la chiara ed evidente manifestazione del malocchio. La vittima viene facilmente convinta che addirittura il denaro era maledetto. Occorreva quindi sbarazzarsi dei soldi: non solo di quei mille euro, ma di tutti i soldi che aveva a casa! Ottenuti gli altri soldi, le due "santone" se ne andavano asserendo di dover compiere un rito purificatore in un luogo appartato. Nel pomeriggio di giovedì 22 febbraio, la 36enne viene nuovamente contattata dalle truffatrici: bisognava proseguire il rituale! La vittima della truffa, finalmente, si presenta all'appuntamento con i carabinieri che identificano le sedicenti maghe recuperando anche tutti i soldi sottratti alla 36enne e la fede in oro.