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BREME – La cipolla rossa fa gola alla microcriminalità tanto che i campi di cipolla rossa sono ora controllati sia da ronde formate dai sedici produttori sia dalle fototrappole. Lo scopo è dissuadere i ladri che hanno già colpito provocando consistenti danni all’ortaggio diventato da poco presidio Slow food. I giorni della raccolta sono racchiusi fra la fine di maggio e la fine di giugno: questo, dunque, è il momento migliore scelto dai malviventi per colpire i campi nelle ore notturne. “Purtroppo – dice Francesco Berzero (nella foto), sindaco e presidente dell’Associazione produttori cipolla rossa di Breme – sono tornati i ladri di cipolle rosse che erano già entrati in azione negli anni scorsi: ora abbiamo deciso di formare ronde di tre produttori ciascuna in modo da coprire le ore dal tramonto all’alba nelle zone fra il centro abitato e il Po. Nei giorni scorsi abbiamo subìto diversi furti: in un caso, i ladri se ne sono andati con una decina di chilogrammi e, in altri, addirittura con un quintale e mezzo di ortaggi. Il raccolto è troppo importante per il nostro settore e quindi abbiamo deciso di utilizzare anche le fototrappole, sul tipo di quelle utilizzate per cogliere in fallo chi smaltisce abusivamente i rifiuti urbani”. Il sistema adottato dai ladri è semplice, ma efficace: ammucchiano diversi gambi di cipolla, che poi raccolgono in una volta sola e in un battibaleno.Umberto De Agos