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MORTARA – Più di 50 persone, tra loro molti amministratori pubblici della Lomellina. In cabina di regia il circolo “Silvio Berlusconi”, fondato da Alessandro Rubino e Franco Varini. Letizia Moratti è arrivata a Mortara accolta da un lungo applauso ed ha subito incassato il sostegno di Matteo Grossi, sindaco di Sant’Angelo e candidato alle scorse regionali proprio nella lista della Moratti. 
E Grossi spara subito ad alzo zero: “Sono orgoglioso di essere europeista, ma sono anche affranto per le cose che ancora oggi l’Europa deve realizzare. In Europa dobbiamo mandare chi vuole bene all’Europa. – ha spegato Grossi – Non si candida in Europa chi non ha rispetto per l’Europa, non si candida un generale che ha scritto un libro illeggibile, non si candida chi ha picchiato un fascista in Ungheria, non si candida in Europa chi, in Regione Lombardia, ha speso i soldi dei disabili”. Poi il duro affondo: “E, difendendo chi ha militato da sempre in Forza Italia, non si candida in Europa una persona che dopo 20 anni di Lega è entrata in Forza Italia 40 giorni fa. Si candidano, e si votano, le persone che hanno già dimostrato di saper fare. Al nostro territorio farebbe molto bene Letizia Moratti”. I presenti applaudono a lungo. Tra loro molti sindaci lomellini, il deputato Alessandro Cattaneo e l’assessore vigevanese Marzia Segù. 
Nell’agenda della Moratti ci sono infrastrutture per il territorio e politiche energetiche, il tutto condito da buonsenso ed esperienza a livello internazionale. Alessandro Rubino punta forte sulla Sanità, evidenzia le necessità di una Lomellina un po’ troppo lontana da Milano. E poi Franco Varini ricorda uno dei più grandi successi di Letizia Moratti: l’Expo di Milano. “Dobbiamo ricordare che se a Milano si è svolto l’Expo nel 2015, il merito è solo di Letizia Moratti. – così l’architetto della politica pavese – Senza di lei, l’Expo sarebbe finito in Turchia. Invece ha creduto fortemente in questo progetto a differenza di quanti, soprattutto al governo di Roma, storcevano il naso e avanzavano dubbi e perplessità. Se oggi Milano è diventata una metropoli di livello europeo è solo grazie a quanto è stato programmato da Letizia Moratti quando era sindaco di Milano”. “Ho avuto modo di conoscere questo territorio, di vederlo da vicino. – ha spiegato la Moratti – So cosa manca: conosco i problemi delle infrastrutture e i problemi di tutte quelle persone che viaggiano quotidianamente sulla Milano – Mortara – Alessandria. Insieme, con la vostra collaborazione, possiamo voltare pagina”. Poi ancora spazio alla politica: le europee e le amministrative (si vota anche a Pavia) saranno un termometro estremamente interessante. Al punto che lo scacchiere è in continua evoluzione. “Si è parlato tanto di test in Sardegna e poi in Abruzzo. Io credo che, per noi liberali, il vero test inizia l’indomani delle elezioni europee. – ha aggiunto Matteo Grossi – Questo contenitore liberale deve tornare a essere un partito vero, un partito ordinato. Torniamo al passato e portiamo una scuola politica per i giovani, stile la scuola di Liberalismo della Fondazione Einaudi, che ogni anno organizziamo a Roma in presenza e online con 200 giovani, per avvicinare forze nuove... altrimenti tutti gli amministratori qui presenti saranno destinati a fare sindaci e assessori fino a 90 anni. Lo Stato invece di risolvere il problema, ha peggiorato la situazione allungando i mandati”.