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Le nuove regole di polizia urbana per la «tolleranza zero» su decoro urbano e consumo di alcolici per strada approderanno in Consiglio comunale giovedì 9 maggio. 
L’Amministrazione, anche su suggerimento di parte dell’opposizione, ha scelto la linea del pugno duro contro l’inciviltà e la «malamovida». 
C’è quindi da attendersi un’ampia maggioranza al momento della votazione dell’introduzione del cosiddetto «Daspo urbano» e del divieto di consumare bevande alcoliche in bottiglie di vetro o lattine per strada e nei parchi pubblici. Provvedimenti che sarebbero potuti entrare a far parte del regolamento di polizia urbana già dopo il Consiglio comunale convocato per il 30 aprile scorso. 
Un’assemblea poi sciolta dopo trenta minuti di vana attesa per la mancanza del numero legale. 
“L’opposizione da tempo grida all’emergenza sicurezza – commenta a questo proposito il sindaco Ettore Gerosa – e poi, il giorno in cui si sarebbero potuti approvare i provvedimenti voluti dalla stessa minoranza, hanno deciso di abbandonare l’aula e far mancare il numero legale. Per fare una sorta di sgambetto alla giunta hanno ignorato le esigenze della città. L’emergenza ha smesso di essere tale, l’urgenza di fare qualcosa è improvvisamente scomparsa e l’opportunismo politico ha prevalso. Insomma, sembra che per alcuni esponenti della minoranza l’emergenza sicurezza sia un problema ad intermittenza. Ricordo anche che l’assenza dei membri della maggioranza era motivata da ragioni di lavoro. Invece l’Aventino delle opposizioni è stata una scelta deliberata, dettata da un calcolo politico che, per quanto legittimo, non ha certo agevolato gli interessi dei mortaresi”. 
Giovedì 9 maggio torneranno in aula consigliare i due provvedimenti che prevedono una sostanziale modifica del regolamento di polizia urbana. Il Daspo urbano era stato inizialmente proposto, attraverso una mozione, dagli esponenti della Lega. Invece il divieto di consumare alcolici per strada era stata avanzata pubblicamente propri su queste pagine da Luigi Granelli. Se i due nuovi provvedimenti dovessero essere approvati nascerebbero «otto zone sensibili»: piazza Marconi, piazza Carlo Alberto, piazza Monsignor Dughera, piazza Martiri della Libertà, piazza Italia, viale Dante, parco Martinoli e parco di via Mirabelli. Il Daspo prevede sanzioni da un minimo di cento euro fino ad un massimo di trecento per chiunque ponga in essere comportamenti che impediscano e limitino l’accessibilità o la fruizione dei luoghi sopra indicati. 
 In caso di soggetti recidivi, quindi solo dopo le sanzioni amministrative,  il sindaco ha la facoltà di chiedere al questore l’allontanato per un massimo di 48 ore del soggetto recidivo. 
Ma non è detto che l’allontanamento venga convalidato. Insomma, è più semplice invocare il «Daspo subito» che metterlo in essere. L’allontanamento temporaneo fino a 48 ore può colpire anche i soggetti che ledono il decoro urbano. Però nei Comune in cui il Daspo è stato sperimentato, non si è mai dimostrato uno strumento realmente efficace. L’altra modifica del regolamento di polizia urbana prevede il divieto di consumo di bevande alcoliche in vetro o lattina per la pubblica via, nei parchi e nelle aree verdi pubbliche. 

Luca Degrandi