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MEDE - Nei giorni scorsi, presso gli uffici del Gal Risorsa Lomellina, a Mede, si sono ritrovati i rappresentanti delle organizzazioni professionali, con l’adesione di Confagricoltura, Coldiretti e CIA, dell’Ordine degli Agronomi di Milano e del Consorzio Terre Padane, rappresentato nell’occasione da Angelo Ceruti in qualità di esperto del settore delle strumentazioni per il risparmio idrico. Nella riunione si è messo in rilievo il ruolo del sistema irriguo lomellino nel ricaricare l’immenso serbatoio di acque dolci racchiuso nelle falde freatiche, probabilmente uno dei giacimenti di acqua dolce più grandi e importanti d’Europa, soprattutto nel complesso idrologico sotteso al territorio lomellino.

Tra i presenti vi è stata grande sintonia tecnica e scientifica nel riconoscere che questo serbatoio ha una capacità di invaso largamente superiore a quella dei bacini superficiali di acqua dolce dell’intera porzione occidentale della Pianura del Po e che la risicoltura, soprattutto in sommersione ha una funzione acclarata nel ricaricarlo e alimentarlo periodicamente, al pari di pratiche di distribuzione invernale di portate irrigue.

Il nascente Organismo informale, sotto il coordinamento del Gal, si pone due principali obiettivi:

  1. Una interlocuzione costante, costruttiva e organica con la Direzione Generale Agricoltura di Regione Lombardia, finalizzata a favorire in ogni l’accesso alla conoscenza delle opportunità messe a disposizione con le SRD 02 e SRD 08, stimolando la partecipazione dei potenziali beneficiari ai vari bandi che saranno predisposti con un’azione di animazione dedicata.

  2. L’individuazione, in collaborazione con i competenti consorzi irrigui, di soluzioni operative e di tecnologie idonee all’ottimizzazione dell’utilizzo della risorsa irrigua, con particolare riguardo al territorio lomellino e alla risicoltura, tenuto conto del fatto che circa la metà della superficie a riso in provincia di Pavia è rappresentato da colture avvicendate.

«Nasce un luogo di sintesi – commenta Luca Sormani, direttore del Gal Risorsa Lomellina - nel quale tutti i contributi sono bene accolti, per rappresentare unitariamente i benefici che possono derivare, per tutta la collettività e ben oltre i confini della Lomellina, da una corretta gestione del “giacimento azzurro”, che riconosca e valorizzi il ruolo della risicoltura».

Il Tavolo del Buon Governo della Falda intende mettere in atto tutte le iniziative di comunicazione volte a una migliore comprensione del peculiare impiego della risorsa idrica in risicoltura, troppo spesso indicato come “consumo” o “spreco”, mentre invece si tratta, su base scientifica, di un elemento indispensabile per il mantenimento di delicati equilibri ambientali, pregni di significati ecologici, paesaggistici, economici e funzionali.

Sono inoltre allo studio iniziative di ricerca e di acquisizione e condivisione di dati volte a favorire la comprensione del ruolo naturalmente regolatore che da sempre la risicoltura ha svolto, anche nell’ottica di un adeguato riconoscimento di tale indubbio servizio ecosistemico.