Parla il commissario Zanzi: “Migliorare il funzionamento della macchina comunale”
Il commissario non è l’uomo nero. È un funzionario che ha il compito istituzionale di garantire il buon funzionamento del Comune fino alle prossime elezioni. Su questo non ha dubbi Giorgio Franco Zanzi, commissario prefettizio arrivato in municipio giovedì scorso, 2 ottobre, in seguito alla caduta ingloriosa dell’amministrazione comunale guidata dal vicesindaco Laura Gardella lo scorso 29 settembre.
Nel pomeriggio dello scorso 30 settembre, a meno di 24 ore dalla caduta in consiglio comunale dell’ex vicesindaco Gardella (silurata dalla sua maggioranza), il prefetto di Pavia, Francesca De Carlini ha nominato il “traghettatore”.
Giorgio Franco Zanzi è arrivato in municipio giovedì scorso, 2 ottobre, e ha immediatamente preso contatto con i responsabili dei vari uffici. “Il mio compito è quello di garantire il funzionamento della macchina comunale fino alle elezioni della prossima primavera. – chiarisce il commissario – Anzi, in qualche modo vorrei contribuire a migliorare questo funzionamento sia per quanto riguarda l’erogazione di servizi alla cittadinanza che per quanto riguarda il funzionamento degli uffici comunali”.
È logico capire che il Comune non si inchioda. Non si ferma nulla. Nemmeno come qualche ex assessore ha voluto far credere attraverso annunci apocalittici sui social network.
“Chiaramente gli investimenti e le opere pubbliche non avranno carattere straordinario. – puntualizza Giorgio Franco Zanzi – Voglio vedere ciò che è in corso e se è opportuno che venga concluso: ovviamente se è utile si proseguirà, altrimenti fermeremo le opportune riflessioni. Di certo procederemo serenamente, proprio questo è il messaggio che ho voluto far passare durante il primo incontro con gli uffici”.
Tra i lavori con il punto interrogativo c’è il rifacimento di via Roma e corso Josti, i lavori del “porfido finto”. Quei lavori, già assegnati con due determine del comandante della polizia locale per circa 150mila euro, sarebbero dovuti iniziare lunedì 29 settembre ma furono “rinviati a data da destinarsi” soltanto la sera prima. E adesso? “L’intervento è stato sospeso con atti normativi, – spiega Zanzi – ora però dobbiamo tenere in considerazione anche l’aspetto climatico: la stagione non si presta per questo tipo di interventi. Faremo gli opportuni ragionamenti per regolarizzare la situazione”.
C’è poi il nodo del bilancio. Il commissario non è arrivato in seguito al default del Comune, ma soltanto in seguito ad una caduta politica della maggioranza. Quindi i conti “tornerebbero” anche se il commissario è (di fatto) obbligato ad uno scrupoloso controllo. E si lega a doppio filo proprio al bilancio la richiesta della giunta decaduta (o forse sarebbe meglio dire del vicesindaco) presentata ad AsMortara per avere un finanziamento complessivo da un milione e 650mila euro.
“Sono a conoscenza di questo e presto vorrei incontrare il presidente dell’azienda e magari il consiglio di amministrazione. – illustra Giorgio Franco Zanzi – Devo conoscere perfettamente la situazione finanziaria dell’ente e quella dell’azienda: soltanto in quel momento potremo valutare se sarà necessaria una nuova ridistribuzione degli utili. A quel punto dovremo però capire quali potrebbero essere i margini per questa manovra… Faremo poi un bilancio estremamente tecnico secondo le competenze degli uffici e le esigenze dei funzionari”.
C’è poi il nodo sicurezza. Negli ultimi mesi sono le lamentele dei cittadini sono cresciute in maniera direttamente proporzionale ai fatti di cronaca registrati in città. La polizia locale, al momento, è dotata di 17 uomini cui si aggiungono due ulteriori risorse in arrivo grazie alla mobilità: il totale fa 19 agenti.
“Di certo non mancano le risorse al comando di polizia locale, molti altri Comuni sono messi peggio. – fa notare il commissario – Per quanto riguarda la sicurezza dobbiamo fare riferimento al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica: è qui che bisogna definire strategie e interventi per garantire l’ordine pubblico e la sicurezza sul territorio”. A questo “tavolo” provinciale, presieduto dal prefetto, si coordinano le forze di polizia (questore e comandanti provinciali di carabinieri e guardia di finanza) assieme ai sindaci.
Nel caso di Mortara può trovare posto il commissario che, vista la sua esperienza di ex prefetto, potrà essere una voce (ascoltata) autorevole.