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Quando l’erba del vicino, anziché essere più verde, è sempre più inquinata. Ma non si tratta di due vicini qualsiasi che litigano sul sacchetto dell’immondizia, bensì di due Comuni: quello di Mortara e quello di Gambolò, al momento incapaci di “fare squadra” contro i vunciòn. Da una parte c’è la “città dell’Oca” che, anche grazie alle Gev, le Guardie ecologiche volontarie,  sta facendo un lavoro di controllo che prima non c’era.
Dall’altra c’è Gambolò, a ridosso delle frazioni orientali, alle prese con abbandoni selvaggi che fatica ad arginare. Ma a farne le spese sono proprio i cittadini delle frazioni orientali a stretto contatto con discariche abusive, campagne sommerse dai rifiuti e persino incendi di materiale pericoloso.
L’ultimo, probabilmente appiccato volontariamente la scorso settimana, è stato denunciato (sia agli organi di informazione che anche alle forze dell’ordine) da Franco Manzini, ex consigliere comunale e da oltre dieci anni in prima linea nelle battaglie per la tutela dell’ambiente. Attivissimo in quella lingua di territorio mortarese che parte dalla Cattanea e arriva ai Casoni di Sant’Albino, Franco Manzini (nella foto) è da sempre impegnato nella lotta ai cosiddetti “vunciòn” che deturpano anche le campagne con i loro abbandoni di ogni genere di immondizia. E proprio alle Frazioni orientali è nato una sorta di “commando” di cittadini volonterosi che si occupa di tenere in ordine le aree pubbliche, ripulendole puntualmente dagli abbandoni dei soliti incivili. Un’opera meritevole ora agevolata dalla presenza delle Gev, le Guardie ecologiche volontarie.
“Sul territorio di Mortara – spiega Franco Manzini – si sono visti dei miglioramenti, ma il problema resta grave appena si sconfina nel territorio di Gambolò. È paradossale vede come un lato di una stessa strada, sotto la competenza di Mortara, sia stata ripulita, mentre il lato opposto, di competenza del Comune vicino, si ancora invaso dall’immondizia. Spesso mi capita di segnalare rifiuti abbandonati e la presenza di materiale pericolo, però a distanza di mesi non accade nulla. Eppure in campagna elettorale tutti si prodigano nel mettere la lotta agli abbandoni in cima alla lista delle priorità. Nei fatti non ho visto nulla di concreto da parte dell’amministrazione di Gambolò. Stupisce anche il fatto che i due enti non riescano a mettersi d’accordo per collaborare, magari stringendo una convezione per permettere alle Gev di operare anche a Gambolò”.
Franco Manzini scatena dunque la guerra all’inciviltà e alla maleducazione. Le sue armi? 
Senso civico e amore per Mortara e per tutto il territorio.
“Ci vorrebbe questo spirito anche da parte dei rappresentanti delle istituzioni locali – continua Franco Manzini – invece quando ho esposto il problema all’amministrazione di Gambolò mi è stato detto che è una battaglia persa. Non è così che si dovrebbe ragionare”.

Luca Degrandi