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A Mortara la transizione verde parte dai banchi della maggioranza. L’attenzione verso l’ambiente, come da anni non accadeva, torna ad essere al centro della visione politica degli amministratori. A suonare “la sveglia” è il consigliere Federica Rufo (nella foto), eletta nella lista civica ViviaAmo Mortara, che tratteggia un ritratto a tinte fosche del prossimo futuro. La soluzione è solo una: pigiare l’acceleratore sulla transizione ecologica, selle fonti rinnovabili di energia, su un processo di salvaguardia di aria, terra e acqua. Una missione complicata, ma urgente. Soprattutto il Lomellina, territorio da tempo assediato da una numero elevato di impianti inquinanti e troppo spesso considerato alla stregua di pattumiera della Regione.
“Le città – afferma il consigliere comunale di ViviAmo Mortara Federica Rufo - devono essere il fulcro del cambiamento di cui abbiamo bisogno per completare con successo la transizione verso la neutralità climatica. Un processo che deve essere accelerato per porre fine alla dipendenza dai combustibili fossili. I benefici concreti sono a vantaggio di tutti i cittadini con aria più pulita, maggiore salute e bollette meno care”.
Le città di Milano, Bergamo, Bologna, Firenze, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino sono i centri italiani selezionati per partecipare alla missione “Cento città intelligenti a impatto climatico zero entro il 2030” e le loro amministrazioni si sono già mosse in questa direzione. Queste città si sono quindi schierate in prima linea contro la crisi climatica. Le armi per condurre questa battaglia sono l’ampliamento delle aree verdi all’interno degli spazi urbani, lottare contro l’inquinamento atmosferico, ridurre il consumo energetico negli edifici e promuovere soluzioni di mobilità pulita.
“Oggi metà della popolazione vive in città – prosegue Federica Rufo - ed entro il 2030 il 60 per cento della popolazione mondiale abiterà in aree urbane. A livello globale le città occupano solamente il 3 per cento della superfici terrestre, tuttavia sono responsabili del 65 per cento del consumo energetico causando il 70 per cento delle emissioni di Co2. Nell’agenda della sostenibilità dell’Onu rappresenta un obiettivo primario quello di rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sostenibili e sicuri. Di 33,8 miliardi di euro stanziati per il Pnrr ne sono stati spesi sinora soltanto 2. Il 37 per cento di queste risorse sono destinati al processo di decarbonizzazione. Ed è proprio questo il punto. Oggi, nel 2023, non è più possibile considerare la sostenibilità come un’alternativa, come un qualcosa che possiamo prenderci il lusso di approvare o non approvare. Soprattutto noi che amministriamo Mortara, che siamo chiamati ad essere parte attiva del continuo miglioramento della nostra città. La sostenibilità non è più un’opzione. La sostenibilità deve essere alla base di tutte le nostre scelte presenti e future. La transizione ecologica è iniziata e non si può fermare perché a livello climatico ed energetico siamo arrivati ad un punto di non ritorno”.

Luca Degrandi