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Nemmeno una settimana, e i vandali hanno già colpito nel segno. I due treni nuovi sulla Milano-Mortara-Alessandria sono arrivati lunedì 5, e uno di questi è già stato imbrattato venerdì 9 febbraio. Qualcuno deve aver preso troppo sul serio il nome dei convogli, Caravaggio, pensando di essere lui stesso il pittore della luce. Lo stupore e la rabbia dei pendolari si sono subito manifestati sulle piattaforme digitali e nei gruppi Facebook. Anche l’associazione MiMoAl interviene con un’osservazione e una dura condanna. “Il treno in questione – specifica Franco Aggio, presidente della MiMoAl – non è stato graffitato sulla nostra linea, lo hanno fatto da altre parti. I convogli, infatti, non sono fissi su una singola linea ma girano su più linee”. “Ciò non toglie – aggiunge Aggio – che i graffiti sui treni sono un danno e basta. Un viaggiatore all’interno del treno, con i finestrini tutti coperti dai graffiti, non riesce a capire dove si trova. La stessa cosa avviene sui finestrini frontali del locomotore e della pilota: il macchinista non vede niente e la corsa deve essere soppressa. Siccome quel treno fa più corse al giorno è facile immaginare il disastro. Quindi, magari, questi writers saranno anche artisticamente bravi, ma che facciano i loro graffiti su pareti statiche, brutte e decrepite, così la loro arte risulta di più”. 

Massimiliano Farrell