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MORTARA – International Marangoni! Il  più importante premio europeo per la musica classica è stato vinto dal pianista mortarese Alessandro Marangoni con uno “Special Achievement Award” in particolare per il suo monumentale lavoro su Rossini. La giuria internazionale, formata dai più importanti critici musicali e riviste europee, ha assegnato gli International Classical Music Awards mercoledì scorso, 18 gennaio. 
Un altro importante successo per il pianista mortarese, dopo il prestigioso premio Abbiati vinto nel 2019, che lo colloca tra i grandi della musica. “Ovviamente sono molto soddisfatto per questo riconoscimento. – commenta Alessandro Marangoni – E’ un premio molto difficile da vincere perché mettere d’accordo una giuria di questo tipo non è affatto facile. Sicuramente il mio percorso di approfondimento su Rossini mi ha aiutato a mettermi in luce”.
E Alessandro Marangoni è proprio il massimo conoscitore del “cigno di Pesaro” in versione pianista: grazie all’artista mortarese, il pubblico ha potuto apprezzare il Rossini dei “Peccati di vecchiaia”. Insomma, non solo “Barbiere di Siviglia” e “Guglielmo Tell”. Così è emerso il lato meno conosciuto di Gioachino Rossini, un aspetto poco indagato: per la prima volta nella discografia, Marangoni ha inciso l’integrale completa, per un totale di 13 compact disc, dei “Peccati di vecchiaia” riscoprendo 20 inediti. 
L’International Classical Music Awards dà al pianista mortarese una visibilità al livello mondiale. Un traguardo più che meritato per un talento assoluto che riesce a coniugare la famiglia allo studio, l’attività concertistica a quella in sala d’incisione senza dimenticare il suo impegno al conservatorio e alla direzione artistica dell’auditorium di Mortara. Oltre che la direzione artistica  dell’Almo Collegio Borromeo, di cui è stato alunno. Il segreto qual è? Semplice, l’organizzazione. “Mi auguro che l’attività concertistica in Europa possa continuare a crescere, è davvero bello portare la grande musica fuori dai confini italiani. – aggiunge l’artista – Ma più in generale è davvero bello… suonare, anche se gli impegni sono molti e si aggiungono ad un’agenda piuttosto fitta. Il segreto è l’organizzazione. Chiaramente in tutto questo non è venuto meno il legame con la mia città. Anzi, il legame con Mortara è forse più forte di prima. Ormai vivo a Pavia e spesso sono in viaggio, ma non voglio rinunciare a collaborare con la mia città!”. 
Ora Marangoni è impegnato in sala d’incisione, dove è alle prese con Beethoven, poi in primavera riprenderà l’attività concertistica (al Politeama di Palermo, a La Fenice di Venezia e all’Auditorio di Tenerife), poi dovrà recarsi in Polonia per ritirare l’ International Classical Music Awards. La cerimonia di premiazione che si terrà presso il Forum nazionale della Musica di Breslavia, in Polonia, il 21 aprile. La serata prevede anche un concerto di gala con la partecipazione dei vincitori e della Filarmonica NFM di Breslavia, diretta dal direttore musicale Giancarlo Guerrero. Con Marangoni anche l’altro italiano premiato: Antonio Pappano con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. 
Alessandro Marangoni è dunque un autentico biglietto da visita per la musica italiana, oltre che un’eccellenza prodotta dal territorio pavese: si è affermato sulla scena internazionale grazie ad una significativa attività concertistica e discografica come solista, collaborando inoltre con artisti quali Mario Ancillotti, Marco Berrini, Giuseppina Bridelli, Aldo Ceccato, Enrico Dindo, Laura Giordano, Alessandro Luciano, Lilly Jorstad, Francesco Manara, Massimo Quarta, Paola Pitagora, Bruno Taddia, Milena Vukotic, Maddalena Crippa, Claudia Koll, il Quartetto di Fiesole e il Nuovo Quartetto Italiano.