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Palestro 05 Dicembre 2019La centrale idroelettrica è stata finanziata dai cittadini, micro-investitori che dopo un anno raccolgono i frutti con interessi lordi pari anche al 7 per cento. Il progetto di Edison Crowd per Palestro è finora unico in Italia. I 68 prestatori delle provincie di Pavia, Novara e Vercelli hanno riavuto indietro il denaro investito con la maggiorazione, guadagnando così da un’opera che continuerà ad esistere e vedendo il proprio nome inciso sulla targa celebrativa all’ingresso della centrale.Il contributo versato va da un minimo di cento euro a un massimo di 5 mila. La cifra totale arrivata dai “micro-investitori” è di 251mila euro, con una spesa media di 3.700 euro a testa.Tutti adesso si godono i guadagni, con l’unico merito di aver creduto nel progetto. L’impianto si trova a valle di Palestro. Dall’ottobre del 2018, quando iniziò la campagna di crowfounding da parte di Edison, c’era un mese di tempo per potersi fare avanti e diventare micro-finanziatori, ma in dieci giorni la cifra era già stata raccolta. Con una potenza installata di 4.500 kilowatt, la centrale di Palestro è un impianto ad acqua fluente di piccola derivazione, con una producibilità annua di 13.500.000 Kilowattora corrispondente al fabbisogno energetico di circa 4.500 famiglie. Palestro ha 1.900 abitanti. La zona servita è ampia. L’impianto è entrato in esercizio dallo scorso agosto anche se l’idea è nata dieci anni fa. A seguito di un lungo iter autorizzativo, nel 2016 la centrale idroelettrica di Palestro ha ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie per avviare i lavori di costruzione. Il cantiere è stato aperto nel febbraio 2018. È energia che non comporta alcuna emissione di anidride carbonica, che non produce effetti sul riscaldamento globale del Pianeta e riduce la quota di energia prodotta da fonti fossili. Grazie a Palestro verrà evitata l’emissione in atmosfera di 6 mila tonnellate di anidride carbonica all’anno.“L’obiettivo – aggiungono da Edison – era quello di coinvolgere il territorio in un’iniziativa che mettesse il know how e le competenze dell’operatore storico, in particolare nell’idroelettrico, a disposizione della comunità locale che ospita il nuovo impianto idroelettrico e ne condividerne i benefici. Il successo dell’iniziativa, la prima con queste caratteristiche mai intrapresa da una società energetica in Italia, nasce in un contesto di grande cambiamento del mondo dell’energia, che oggi va nella direzione dello sviluppo delle fonti rinnovabili, dell’efficienza energetica e di una crescente attenzione verso la comunità dei territori sui quali vengono realizzati gli impianti”.Davide Maniaci © Riproduzione riservat