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MEDE – Si approvano due passaggi tecnici comunque importanti, come la definizione delle scadenze e delle modalità di versamento della Tari, e il nuovo regolamento delle adunanze del consiglio comunale e delle commissioni consiliari. Poi via al dibattito: il consiglio comunale di questa sera, giovedì 22 febbraio, convocato alle 21, vede sei interpellanze e cinque mozioni. La parte del leone la fa Simone Annibale Ferraris (nella foto), presidente del Consiglio comunale ormai non più membro della maggioranza: sue sono tutte le richieste tranne una, poste dall’alto del suo ruolo di consigliere comunale. 
Simone Annibale Ferraris chiede conto tramite interpellanze della condizione della ditta di distribuzione Cbl – Aquagest, della concessione di aree comunali a terzi, dell’uso degli spazi di castello e biblioteca. Le sue mozioni riguardano il regolamento delle adunanze del consiglio comunale (che si vota al punto 16 e del quale Ferraris non è d’accordo sulle modalità), una richiesta di riduzione dell’addizionale Irpef, il motivo di alcune “concessioni a titolo gratuito degli spazi comunali per attività sportive” (il consigliere vorrebbe che tutto sia senza scopo di lucro), e l’intitolazione di un vicolo tra via Cavour e via Invernizzi a Norma Cossetto, martire delle foibe. Quest’ultimo argomento era già stato toccato varie altre volte, senza esito. Inoltre Ferraris vuole sapere di chi sono tutte quelle lattine di birra vuote trovate all’interno del castello Sangiuliani.
La civica di centro-sinistra «In Comune x cambiare Mede» guidata da Antonella Bertarello tramite mozione ha proposto un “piano sicurezza”. Tra le proposte, che l’amministrazione comunale guidata da Giorgio Guardamagna potrà far proprie o respingere, si parla di un “tavolo permanente sulla sicurezza”, partecipato dall’amministrazione comunale (maggioranza e minoranza), comandante della polizia locale, comandante della stazione dei carabinieri, da rappresentanti dei quartieri, da rappresentanti dei commercianti, della consulta del volontariato, dell’istituzione scolastica, anche organizzata per sotto gruppi di lavoro specifici per temi”. Poi di “un numero verde per segnalazioni in merito alla sicurezza”, di “coinvolgere le associazioni dei militari in congedo”, di “acquisire la collaborazione di società che operano nella vigilanza privata, intesa come attivazione di sicurezza sussidiaria”, di “investire nell’ampliamento dell’organico della polizia municipale e di valutare la possibilità di acquisire professionalità specifiche, come ad esempio gli educatori di strada per coinvolgere i giovani che manifestano disagi e che contribuiscono a creare scompiglio sociale”. 
Infine Antonella Bertarello e i suoi chiedono di valutare “la polizia di prossimità” nell’ambito dei rioni.

Davide Maniaci