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ROBBIO - I fiori d’amore contro la “malattia invisibile”. Quando ogni abbraccio ai propri figli diventa dolore. Domenica 21 maggio in piazza della Libertà verranno distribuiti fiori per donazioni a sostegno della lotta alla fibromialgia. Pro loco, Comune e la sezione lombarda del Comitato fibromialgici uniti si sono legati in una collaborazione triplice. Non sarà una “semplice” raccolta fondi per la ricerca sanitaria, ma una vera e propria lotta sociale per il riconoscimento per i diritti dei malati. 
“Perché la fibromialgia - spiega la referente di Cfu Lombardia Lucia Lovecchio - è una patologia cronica e invalidante. Nonostante ciò, lo Stato non dà il sostegno adeguato a chi ne soffre. Per i fibromialgici non c’è diritto a 104, e non viene data assistenza finanziaria per le spese mediche, spesso altissime perché richiedono l’acquisto di numerosi medicinali”. 
La fibromialgia ha come sintomo principale un dolore muscoloscheletrico cronico diffuso. Non esiste un esame unico per riconoscerla, nemmeno con le radiografie. Chi ne soffre prova un dolore costante su tutto il corpo.  
“La cosa spaventosa - continua Lucia Lovecchio - è che in Italia non c’è alcuna assistenza. Quella che conduciamo come associazione con questi eventi è anche una campagna di sensibilizzazione”. 
Azione necessaria perché nel Paese non esiste nemmeno un elenco in cui siano registrati i malati. Le stime online dicono almeno 500mila persone, forse addirittura 3 milioni. Sono in grande maggioranza donne. In questa situazione nasce, nel 2016, il Comitato fibromialgici uniti. “Prima di allora - racconta Lucia Lovecchio - nessuno aveva portato avanti delle lotte per difendere i nostri diritti. Ci siamo incontrate sui social e abbiamo deciso di fare fronte comune, creando una rete in tutta Italia. Come associazione nazionale abbiamo portato avanti delle raccolte firme per proporre dei disegni di legge”. Ogni parte politica ha una proposta, ma finora la situazione è ferma.
“Continueremo - afferma la referente - finché la malattia non verrà riconosciuta”. Proprio qui potranno intervenire i cittadini, sostenendo la causa della Odv e festeggiando la primavera coi fiori. Ad aver permesso il sodalizio tra Cfu Lombardia e Pro loco è stata Valentina Tornielli (nella foto). Alla robbiese la malattia è stata diagnosticata lo scorso settembre. 
“Una diagnosi - racconta - che ti cambia la vita. Il medico ha esordito dicendomi: ‘Hai la fibromialgia, è una malattia brutta. Non riduce la vita neanche di mezz’ora ma ci dovrai convivere’. Ho deciso che volevo fare qualcosa”. Così è entrata in contatto con Giuliana Baldin, presidente di Pro loco, subito disponibile per collaborare con il Cfu. “Siamo felici - commenta - di essere i promotori della prima iniziativa di questo genere sul territorio”. 

Gabriele Tocchio