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CILAVEGNA – Il ristorante è solo online. Anche prima delle restrizioni, non era fisicamente possibile andarci a mangiare. Le consegne sono a domicilio con un unico principio, quello del “nutrirsi in modo sano”. Basta col solito “panino del bar” mangiato al volo, magari unto e non proprio freschissimo. L’idea di Eat Fit è opposta: piatti già pronti consegnati a casa in ufficio e preparati rigorosamente con prodotti di stagione. Niente carciofi a luglio, quindi, ma soltanto quello che i coltivatori diretti del territorio offrono. La startup è nata quest’anno da Mirko Trento e Tommaso Macchi (nella foto), entrambi di 27 anni. Trento è cilavegnese. Macchi, milanese di origine, vive a Vigevano. Proprio nella città Ducale si trova la sede legale dell’azienda.Trento e Macchi sono due personal trainer e, tra una seduta in palestra e l’altra, si sono stufati di pranzare di fretta rischiando di ingrassare. “Tra una pausa pranzo e una scheda di allenamento – raccontano – ci mancava qualcosa di sfizioso, ma sano e che rimanesse equilibrato in tutto e per tutto. Lamentavamo, insieme agli amici e ai nostri clienti, l’assenza di qualcosa che rendesse le nostre giornate ancora più efficienti in periodi pieni di lavoro o stress”. La soluzione migliore, come sempre, è quella di fare da sé. Il sito, www.eatfitit.it, è intuitivo. Chiunque può comporre il proprio piatto a piacimento scegliendo tra un carboidrato (pasta, riso, orzo), una proteina, verdure e condimenti. Trento e Macchi, che si occupano della parte gestionale, si avvalgono di uno chef di Vigevano, Andrea Spirolazzi, che effettua anche le consegne a domicilio.“A volte riceviamo richieste – continuano i due imprenditori – di aggiunte di ingredienti “fuori stagione”. Noi in quel caso cerchiamo di contattare il cliente e gli consigliamo... di scegliere altro. Il nostro concetto di “mangiar sano” e di slow food, cioè di privilegiare i prodotti locali, che non devono viaggiare e coltivati in modo biologico, vorrebbe essere più rigoroso possibile. Oltre ai privati, soprattutto per cena, lavoriamo con le aziende, coi parrucchieri, coi negozianti. Portiamo il pranzo negli uffici, a volte perfino ai baristi. Adesso le cose cambieranno e noi ci adegueremo alla domanda”. Eat Fit, creata a fine febbraio, di fatto è operativa da settembre. Il messaggio della “buona cucina sana e a chilometro zero” sta passando anche in un territorio, il nostro, che non sempre accoglie le novità subito con favore. La modalità di scelta è rapidissima. Due click e il pranzo è ordinato. Ma Eat Fit è l’antitesi del fast food. Bisogna ordinare il giorno prima: solo così già al mattino successivo possono venire scelti gli ortaggi migliori, e soprattutto freschi, e cucinati in giornata. “Si tratta – concludono Trento e Macchi – di una scelta precisa. L’alternativa sarebbe usare prodotti surgelati, e non è la nostra filosofia”. Le consegne vengono effettuate a Mortara, Vigevano, Cilavegna, Cassolnovo, Parona, Garlasco, Albonese, Tromello, Gambolò, Gravellona, Cerano, Tornaco e Borgolavezzaro.Davide Maniac