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MORTARA - L’Expo non riesce a sfruttare il vantaggio derivante dal poter disputare sul parquet di casa gara1 (ed, eventualmente, gara3) dei playout e subisce lo strapotere sottocanestro della NBB Brescia. Il percorso, già accidentato a causa dei pesantissimi infortuni che hanno irrimediabilmente condizionato la stagione (Mattia Sacchi, Daniel Muzio e il capitano Bruno Invernizzi), è diventato ancora più impervio dopo questa sconfitta. Stasera ci sarà la possibilità di riscatto in casa della Fonte Brescia, ma, nel caso in cui i bresciani riuscissero nuovamente a prevalere e guadagnarsi la permanenza in C Gold, per Mortara ci sarebbe un ulteriore spiraglio di speranza, rappresentato da un minitorneo a tre tra le perdenti, per stabilire l’unica retrocessione in C Silver. A tutto ciò va aggiunto, con una nota di sano pragmatismo, che la retrocessione potrebbe rimanere tale solo sulla carta, perché la Federazione, a fronte di un’annata resa anomala dalla pandemia, potrebbe riammettere anche la perdente. Tornando a gara1, la prima metà del match è risultata piuttosto equilibrata, la fatica di Mortara a rimanere in partita, cercando di contrastare il dominio dell’area da parte di un lungo come Eric Ruiu, impossibile da contenere, vista la stazza, diventa evidente intorno al 27’, quando Brescia raggiunge le dieci lunghezze di vantaggio, grazie a un canestro più libero di Veronesi (43-53). Si prosegue su questo trend fino al 35’ (54-64), poi, a un minuto e venti secondi dalla sirena finale, Mortara riesce miracolosamente a risollevarsi fino a tre sole lunghezze di divario (65-68), ma il solito Ruiu cancella, con una tripla, l’ipotesi-riaggancio e il match termina 65-73. “Per noi tutte le partite sono diverse e sono tutte difficilissime – spiega Alfonso Zanellati (nella foto) – è questo che sto cercando di far capire ai ragazzi. Il senso di questo concetto è semplice, ora andiamo a Brescia, ma questa sconfitta non è una sentenza che vale anche per gara2, il match di ritorno potrà avere un esito totalmente diverso, basta non demoralizzarsi e riprovarci con convinzione. La vittoria di sabato è in gran parte ascrivibile a Ruiu. Ci abbiamo provato, ma non siamo riusciti in alcun modo a metterlo in difficoltà, d’atra parte, così come siamo messi ora, noi siamo troppo leggeri dentro l’area per contrastare uno come lui che, in effetti, ha fatto tutto quello che ha voluto. Nell’ultima parte della gara abbiamo dovuto fare a meno anche di Stonkus, che è finito a terra e ha dovuto essere sostituito per una contrattura dalla quale speriamo si riprenda in tempo utile. Lo ripeto, ci vorrà coraggio, ci vorrà cuore per affrontare la prossima partita, in questo finale di stagione stiamo chiedendo ai più giovani di maturare più velocemente. Anche se sembra una richiesta fuori dalla realtà, e, a pensarci bene, persino ingiusta, è proprio questo che chiediamo ai ragazzi, se, per ora, non sono in grado di attingere a un serbatoio di esperienza e di malizia che solo dopo anni diventa parte del bagaglio individuale, che almeno provino a essere più creativi, a osare di più, a commettere, anche, più falli, quando servono e rappresentano l’unico modo per fermare l’attacco avversario”.Nevina Andre