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Circa 100mila euro “sconto virus” sula tassa rifiuti per commercianti, negozianti, artigiani e imprenditori. L’amministrazione l’aveva annunciato a fine maggio. Ora è il momento di passare dalla parole ai fatti. Così oggi, 23 luglio, in consiglio comunale verrà votato lo sconto del 25 per cento sulla tassa rifiuta dovuta per i tre mesi di lock down. Il taglio della Tari non sarà dato solo ai negozi costretti alla chiusura di tre mesi da marzo a maggio, ma anche tutti i professionisti titolari di un’attività in città. Una scelta coraggiosa, quasi spericolata. Infatti lo Stato, al momento, non sembra intenzionato a dare alcun risarcimento agli enti locali che hanno intrapreso questa scelta. Dovrà essere l’assessore alle finanze Margherita Baletti (nella foto), calcolatrice alla mano, a far tornare i conti. “Ai commercianti non è richiesta alcuna autocertificazione o modulo da compilare – spiega l’assessore alle finanze – infatti si tratta di un’operazione compiuta dai nostri uffici che applicano lo sconto in modo automatico. L’operazione porterà all’ente minori incassi per una somma di circa 100mila euro”. Inoltre giovedì l’assemblea cittadina voterà anche le tariffe dell’addizionale Irpef, che rimarranno invariate rispetto all’anno precedente. Resta la zona protetta dalle tasse: addizionale Irpef pari a zero per i redditi inferiori ai 12mila euro. Poi le cose cambiano. Per i redditi da 12mila a 15mila euro l’aliquota è dello 0,4 per cento. Nello scaglione successivo, quello fino a 28mila euro di reddito, la tassa è pari allo 0,55 per cento. Si tratta della fascia più numerosa in città e coinvolge oltre 4mila mortaresi. Per i redditi oltre i 75mila euro l’aliquota è quella massima, cioè dello 0,8 per cento. I “paperoni” mortaresi sono meno di 200. I mortaresi con un reddito compreso tra i 55mila e i 75mila euro rientrano nell’aliquota dello 0,79 per cento. Il gettito previsto per l’addizionale Irpef è di circa 800mila euro.Luca Degra