Mortara: via Roma e corso Josti tornano ad essere un cantiere, a fine mese il porfido finto
MORTARA - Arriva il porfido finto in via Roma e corso Josti. Non è una “cinesata” o qualcosa acquistato al mercato di Bodrum, la capitale mondiale del falso e del “tarocco”, in Turchia: il porfido finto altro non è che asfalto stampato e resinato.
L’effetto alla vista, appunto, è quello del porfido. Sulla durata ci sarà da vedere… ma come diceva Guido Angeli nella pubblicità di Aiazzone, “provare per credere”!
E allora si parte il 29 settembre, il giorno dopo il Palio. Via Roma e corso Josti torneranno ad essere un cantiere a cielo aperto. …a proposito di cielo, c’è da sperare che non piova perché l’intervento promette di essere rapidissimo.
Il programma dei lavori prevede due giorni di preparazione del fondo stradale, due giorni per la stesura del tappeto di usura in asfalto e il contemporaneo stampaggio della pavimentazione, due giorni per la resinatura finale e due giorni per l’asciugatura ottimale della pavimentazione. Totale: otto giorni. Giove pluvio permettendo, s’intende!
Salvo il tratto con il porfido vero, quello da piazza Trieste a piazza Silvabella: i lavori inizieranno da piazza Silvabella che sarà sgomberata dalle tribune proprio il 29 settembre, primo giorno del post Palio.
Secondo quanto spiegato dal municipio attraverso un comunicato stampa, “tale pavimentazione, utilizzata in molti centri storici per sostituire vecchie pavimentazioni in porfido, particolarmente costose sia nella posa iniziale che in occasione di semplici ripristini in seguito a manomissioni della sede stradale, altre che molteplici problemi di ordine statico, comporta numerosi vantaggi. Le resine impiegate a base d’acqua, oltre a garantire altissime prestazioni di carrabilità garantiscono un piena eco sostenibilità in quanto a bassissimo contenuto chimico”.
L’intervento non trasformerà Mortara in Cervinia, ma anche i mortaresi più “eco & green” possono ritenersi soddisfatti. Ma la soddisfazione ci sarà anche per gli esteti: “L’aspetto estetico è simile a quello delle classiche pose in opera del porfido, ad un costo di circa un decimo rispetto al materiale in pietra e con un tempo di realizzazione di poco superiore alla posa del tappeto di finitura in asfalto. – prosegue la nota del palazzo – Inoltre l’alto indice di riflettanza certificato in seguito ad irraggiamento solare garantisce una notevole capacità della pavimentazione di non assorbire il calore per poi rilasciarlo nelle ore meno soleggiate”. Ovviamente non sarà necessario mettere gli occhiali da sole nelle ore serali e notturne! Costi di manutenzione? Estremamente favorevoli, basta una pennellata di resina e il finto porfido torna nuovo. “La durata garantita dell’opera di resinatura supera abbondantemente i 5 anni e al termine di questo periodo qualora nel tempo la resinatura perdesse la colorazione naturale è sufficiente una sola stesura per il ritorno alla condizione iniziale”.