Mortara, Granelli: il daspo non funziona? Certo, non ci sono i controlli!

MORTARA - Sembrava il “fuori salone” della festa della birra, con una serie di “morettone” pronte per essere scolate direttamente “a canna”. Nulla di nuovo sotto il sole di un sabato pomeriggio, quello del 12 aprile, che ha riproposto le solite scene in pieno centro. Accanto alla chiesa di Santa Croce, sedute sulle panchine, i bevitori del fine settimana si ritrovano, come da copione consolidato, muniti della scorta di alcolici infilati nei sacchetti della spesa. Ma il fatto che la scena si ripeti con sistematica frequenza non significa che sia “normale”. A meno che non si decida di fare finta che lo sia. Ma c’è un però che pesa come un macigno. E lo fa notare il consigliere comunale Luigi Granelli (nella foto): “il consiglio comunale – ricorda - aveva votato a larga maggioranza la mia proposta di introdurre il divieto al consumo di alcolici in bottiglie di vetro lungo la pubblica via. Una nuova norma, inserita nel regolamento di polizia comunale, che avrebbe dovuto portare anche al sequestro delle bottiglie. Un deterrente sicuramente più efficace rispetto ad una sanzione economica che, come tutti sappiamo, diventa poi difficile da riscuotere”. Inoltre nel corso del consiglio comunale del 7 maggio 2024 era stato introdotto anche il cosiddetto Daspo urbano. È passato quasi un anno da allora. Il provvedimento non è mai stato applicato. “Basterebbe fare un giro per la città, senza aspettare le ore serali, per constatare che le piazze della città vengono invase da diversi gruppi etnici – prosegue Luigi Granelli -. Questi gruppi bevevano abitualmente dalle bottiglie di vetro, contenitori che poi, il più delle volte, vengono abbandonati ai piedi delle panchine pubbliche”. La strategia targata Luigi Granelli suggerisce più controlli e maggiore attenzione sulla vendita di alcolici, oltre che sui bivacchi nelle pubbliche piazze e sull’applicazione del regolamento di polizia. “I maxi assembramenti sono, come facilmente prevedibile, fenomeni destinati a crescere con l’arrivo della bella stagione – aggiunge – ed è proprio adesso che bisogna intervenire con maggiore frequenza e decisione. Invece devo constatare la mancanza di volontà nel far rispettare le regole che la stessa maggioranza ha votato. Com’è possibile sostenere che il Daspo urbano è inefficace se mai lo si vuole applicare”. Il Daspo urbano, che sulla carta da quasi un anno potrebbe essere usato come strumento di repressione e controllo, riguarda piazza Marconi, piazza Carlo Alberto, piazza Monsignor Dughera, piazza Martiri della Libertà, piazza Italia, viale Dante, parco Martinoli e parco di via Mirabelli. Il provvedimento prevede sanzioni da un minimo di 100 euro fino ad un massimo di 300 per chiunque ponga in essere comportamenti che impediscono l’accessibilità o la fruizione dei luoghi indicati.