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MORTARA - Delinquenti presi al lazzo, legati come un “salame d’oca”. Il brand territoriale non c’entra, e nemmeno l’ironia. La proposta è serissima e arriva dal consigliere comunale Luigi Granelli che sfodera la sua ricetta all’americana per la sicurezza: dotare gli agenti di «Bola Wrap”. Lo strumento arriva dagli Stati Uniti ed è già in fase di sperimentazione in alcuni Comuni del Belpaese. Si tratta di un dispositivo non letale progettato per immobilizzare i bersagli senza l’uso della forza fisica. “Il Bola Wrap – spiega il consigliere comunale Luigi Granelli - ricorda il lazzo usato cowboys. È una sorta di pistola che non spara proiettili e non dà la scossa, ma lancia una corda in kevlar che si avvolge agli arti inferiori del bersaglio che può essere raggiunto fino ad una distanza di 7 metri”. Mentre maggioranza (Fratelli d’Italia) e opposizione (Rifondazione Comunista) si scontrano sull’ipotesi di dotare la Polizia Locale di taser, la pistola elettrica, Luigi Granelli traccia una terza via. “Fermo restando – prosegue Granelli – che non ho nulla in contrario all’utilizzo dal Taser. Uno strumento che sarebbe stato molto utile, ad esempio, nel maggio scorso, quando in piazza del teatro un uomo diede in escandescenza e minacciò gli agenti brandendo il carter di una bicicletta”. Tornando invece all’oggi, e all’idea del Comune di avvalersi della vigilanza privata per controlli notturni sugli edifici pubblici, Granelli storce il naso. “La proposta – puntualizza - non è certo nuova ed era stata avanzata nel 2024 nel corso del consiglio comunale aperto sulla sicurezza. Peccato che, ad un anno di distanza, l’amministrazione cerchi di percorrere quella strada senza aver colto il senso vero della proposta. Infatti il meccanismo sarebbe dovuto essere a costo zero per l’ente pubblico che avrebbe dovuto trovare un accordo con i molti supermercati presenti in città per usufruire della loro vigilanza privata stipulando un qualche tipo di convenzione”. Infine il consigliere comunale torna ad insistere sul Daspo urbano. Nelle piazze, ogni mattina, restano le bottiglie e gli avanzi delle “bevute” del giorno precedente. “Nonostante i divieti – conclude Luigi Granelli – è comprensibile che vengano tollerati dei ragazzini che giocano a pallone in piazza, i bivacchi sulle panchine e gli assembramenti con gente che gozzoviglia per strada. Questa stessa maggioranza aveva approvato l’introduzione del daspo urbano e del divieto del consumo di bevande alcoliche in vetro lungo la pubblica via. È troppo facile sostenere che si tratta di provvedimenti inefficaci se non si dimostra la volontà di volerli far rispettare”. 

l.d.