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MORTARA – Rubano la bici al… ciclista. Non è un “colmo” in grado di strappare una risata, ma è l’amara avventura capitata a Donato Navone. Volto noto in città, titolare di “Cicli Navone” in contrada San Dionigi, è finito nel mirino dei ladri. Nel pomeriggio di lunedì scorso, 3 febbraio, indicativamente verso le 17 e 30, l’uomo si era recato dal suo laboratorio alla copisteria di via Roma. Qui, all’altezza del numero civico 11, aveva appoggiato la sua bicicletta contro il muro per entrare nella copisteria. “Sono rimasto all’interno del negozio per circa cinque minuti, forse meno. Giusto il tempo di fare due fotocopie. – racconta donato Donato Navone (nella foto) – Quando sono uscito, la bici era sparita. Mentre ero all’interno della copisteria non mi sono accorto di nulla e non ho visto movimenti sospetti, anche se la bicicletta era accanto alla porta d’ingresso”. Fotocopie alla mano, uscendo dal negozio l’amara scoperta: la bici era sparita. Uno scherzo? Navone capisce subito che non si tratta di una goliardata e avverte un agente della polizia locale che stava passando lungo via Roma. A questo punto il vigile avverte la pattuglia che si reca immediatamente in stazione. Gli agenti, passando sulla banchina lungo i binari, controllano due treni in partenza, ma della bicicletta non c’è traccia. Solo l’occhio elettronico della telecamera posizionata all’incrocio tra via Roma e via Cossato potrebbe aver immortalato il mariuolo mentre se la svignava con la bici di Donato Navone.  “Ho commesso la leggerezza di non chiudere la mia bicicletta con la catena, – commenta amareggiato – sicuramente in futuro non ripeterò questa dimenticanza. La rabbia che provo in questo momento non è solo per il valore della bici, quanto perché certi episodi avvengono ormai in pieno centro anche ad un orario che vede un buon numero di persone per le strade”. La bicicletta, di color verde salvia, è equipaggiata con un cestino di vimini posizionato davanti al manubrio. Al momento del furto il cestino conteneva i guanti di pelle del derubato.