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Mercoledì 27 settembre, a Palazzo Lombardia, parleranno certamente anche di area ex Enel e del progetto per la realizzazione del villaggio dello studente. L’incontro per discutere di sviluppo “dell’Area interna” è stato convocato dalla Regione e vedrà la partecipazione di Ettore Gerosa, sindaco del Comune capofila del raggruppamento di 43 enti locali identificati all’interno dell’area depressa. Regione Lombardia ha messo sul piatto per risollevare l’economia della Lomellina e attivare una politica del contro esodo per ripopolare le periferie. I soldi ci sono. Servono idee su come impiegarli. Possibilmente bene e in tempi ragionevoli. 
“È un momento molto importante, l’avvio di un percorso straordinario – commenta il sindaco Ettore Gerosa - per quello che si andrà a realizzare e per l’entità dell’iniziativa. L’essere stati riconosciuti ente capofila di un progetto così importante per lo sviluppo di tutto il territorio ci carica di responsabilità ed è, per noi, motivo di orgoglio”. Le Aree Interne identificate dalla Regione sono caratterizzate da isolamento geografico, calo demografico e bassi livelli nell’offerta di servizi essenziali di cittadinanza. I 14milioni a disposizioni dovranno essere impiegati per portare a termine 3 o 4 grandi progetti elaborati allo scopo di aumentarne l’attrattività e fermare il processo di progressivo spopolamento della Lomellina. Il Comune di Mortara si è mosso per tempo. Lo scorso 14 giugno l’ente pubblico, tramite AsMortara, ha perfezionato l’acquisto dell’ex area Enel. L’acquisizione dell’area dismessa era fondamentale per dare corpo al progetto volto a realizzare in quella zona al campus dello studente. Sarebbe un servizio capace di arricchire l’offerta formativa riservati agli studenti mortaresi e non solo. Palazzo Lombardia valuterà la conformità delle proposte presentate dal Gal, soggetto aggregatore dei 43 Comuni dell’Area Interna.
 “Il nostro progetto  – prosegue il primo cittadino Ettore Gerosa  - si trova in cima alla lista delle possibili opere da finanziare. Anche perché rispetta le finalità richieste dall’Area Interna: rendere più attrattiva la nostra zona con servizi di utilità generale.  Le schede progettuali dovranno contenere tre o quattro grandi opere, di interesse generale per tutto il territorio, pensate per creare nuovo opportunità per la popolazione. Lo scopo è quello di generare le premesse di un contro esodo dalle grandi metropoli verso i centri periferici. Un effetto calamita che si innesca solo offrendo opportunità, servizi e prospettive di sviluppo. Un polo studentesco, con aree dedicate allo studio e allo sport rappresenterebbe un valore aggiunto per attirare nuovi studenti e soddisfare le esigenze delle famiglie del territorio”.

Luca Degrandi