Login / Abbonati

Da vent’anni a fianco di Anffas per fare battere forte il cuore della generosità. La fondazione Dopo di Noi spegnerà le sue prime venti candeline domenica prossima, 28 maggio. La celebrazione della significativa ricorrenza sarà quella di puntare le luci sul nuovo sforzo economico della fondazione a vantaggio del mondo Anffas: il progetto “A casa mia 2”. Il tutto si svolgerà domenica, all’auditorium di viale Dante, a partire dalle 9. Durante la mattinata verrà presentato l’ampliamento del progetto residenziale in via Tagliamento. La fondazione, come già fatto nel 2021, vuole proseguire nel suo progetto di inclusione sociale. In modo che altri 10 ragazzi possano dire, come già successo nel maggio scorso, “mamma, vado a vivere da solo!”. Purtroppo le difficoltà non mancano. E sono soprattutto economiche. La fondazione Dopo di Noi ha il difficile compito di reperire i fondi necessari per portare a termine questo secondo capitolo del progetto. Servirà circa un  milione di euro.
Durante la celebrazione per il ventennale, Marco Bollani traccerà anche un bilancio sui 20 anni di impegno per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità. Roberto Mori, presidente della fondazione, avrà invece il compito di snocciolare i numeri del “bilancio di missione”: dalla nascita a oggi, fino agli obiettivi per il futuro. 
La seconda parte della mattinata, dalle 10 e 30 in avanti, sarà dedicata alle premiazioni. Verranno consegnati gli attestati di merito ai sei vincitori del bando di concorso “Un’impresa sociale in cerca di amici” riservato agli studenti delle scuole superiori mortaresi che riceveranno una borsa di studio di 500 euro. Inoltre verranno premiati i sostenitori della fondazione, tutti gli “amici” che si sono personalmente impegnati per garantire il “dopo di noi” ai ragazzi di Anffas. E come ogni compleanno che si rispetti, tutti a tavola per la meritata festa! È in programma il pranzo presso la tensostruttura del gruppo folkloristico Tuttinsieme, storico partner della fondazione, in piazza a Ceretto: ragazzi, familiari e amici della fondazione festeggeranno tutti insieme l’importante ricorrenza. 
A stringersi attorno alla fondazione ci saranno anche Anffas Mortara e la cooperativa Come Noi: le tre realtà fanno parte di un unico sistema attualmente impegnato a garantire l’indipendenza e l’inclusione sociale per il “dopo di noi”. E proprio a questo guarda l’ampliamento del progetto “A casa mia”. 
Le unità abitative inaugurate nel maggio 2021 in via Tagliamento hanno segnato l’inizio di una nuova vita per dieci ragazzi. Però la lista d’attesa è ancora lunga. Le esigenze da soddisfare non mancano.
In campo c’è dunque l’associazione Anffas, presieduta da Nadia Farinelli, che ha il ruolo di aggregare le famiglie, individua i bisogni e fa da garante sulla qualità della vita dei diversamente abili. Poi c’è la cooperativa Come Noi, presieduta da Elisabetta Amiotti e diretta da Marco Bollani, che valuta i bisogni e progetta i sostegni attraverso le competenze di operatori qualificati. Infine c’è la fondazione Dopo di Noi, presieduta da Roberto Mori, che funge da salvadanaio per le iniziative targate Anffas. Nel complesso un’organizzazione che ha fatto scuola, tanto che il cosiddetto “modello Mortara” è studiato e preso ad esempio dalle altre 160 realtà Anffas presenti sul territorio nazionale.