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Prosegue il percorso verso la costituzione di una Cer (Comunità energetiche rinnovabili) a Mortara. In questi giorni l’amministrazione ha incontrato altre realtà che hanno già dato vita a Comunità energetiche e sta seguendo con molta attenzione l’evolversi della legge che dovrebbe regolamentare le Cer. La pubblicazione di questa normativa è stata rimandata diverse volte, a marzo dovrebbe finalmente vedere la luce e definire una serie di parametri fondamentali per la corretta progettazione della Cer, per esempio quanti kW potranno confluire nella comunità energetica, a quale tipologia di cabina ci si potrà collegare, i nuovi contributi alle Cer. La creazione di una Comunità energetica consentirebbe di agire su tre fronti: ambientale, economico e sociale. Ambientale perché si permetterebbe di aumentare la produzione di energie rinnovabili sul territorio; economico perché ci sarebbe un ritorno monetario da questo investimento da ripartire ai partecipanti alla Cer; sociale perché darebbe l’opportunità di mettere in campo politiche di sostegno alle famiglie in difficoltà che fanno parte della Cer. All’interno di una Comunità energetica ci possono essere sia produttori, coloro che installano pannelli solari, e sia consumatori. Il risultato finale deve essere quello dell’auto consumo dell’energia prodotta e riuscire anche a vendere al mercato energetico l’eventuale surplus. Il Comune di Mortara, al momento, non ha impianti fotovoltaici, ma la Regione Lombardia ha messo in atto politiche per finanziare l’installazione di questi sugli edifici di proprietà del Comune. “La transizione energetica è un tema centrale in Europa  – ha spiegato l’assessore al bilancio Renato Ferraris (nella foto), che ha la delega al Pnrr – e per favorirla saranno stanziati molti fondi nei prossimi anni. Diventa quindi importante farsi trovare pronti per poter cogliere questa opportunità che presenta indubbi vantaggi sia per il Comune sia per i cittadini”.

Luca Degrandi