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MORTARA - Non pagate la “tassa sul cancello a raso” relativa al 2023! Non si tratta di una protesta dei cittadini, ma dell’appello rivolto dallo stesso assessore alle finanze. Renato Ferraris si rivolge a tutti i cittadini che nei giorni scorsi si sono visti recapitare dalla ditta Colombo l’avviso di pagamento del Canone unico patrimoniale. Un balzello che non piace alla giunta Gerosa che lo ha “ereditato” dalla precedente amministrazione. “Nel prossimo consiglio comunale – spiega l’assessore – aboliremo il pagamento della tassa relativa al 2023 su tutti i passi carrai a reso. Un provvedimento che, purtroppo, potrà riguardare solo il 2023”. Resta invece da versare la somma relativa al 2021 e 2022. Infatti la maggioranza guidata dall’ex sindaco Marco Facchinotti aveva votato il 13 aprile 2021 (con 8 voti favorevoli da parte della maggioranza e l’astensione di Giuseppe Abbà, Daniela Bio, Marco Barbieri e Paola Savini) il regolamento per la disciplina del canone patrimoniale unico. È lì che è nato il pasticcio. O meglio la fregatura per centinaia di mortaresi. Infatti il testo considera soggetto a pagamento qualsiasi accesso a raso. Anche in assenza di alcuna opera che modifichi il marciapiede. Insomma, è necessario pagare solo per il fatto che ci sia un cancello con il cartello di divieto di sosta. “Riteniamo indispensabile e urgente – conclude l’assessore Renato Ferraris - che venga revisionato il regolamento per evitare di chiedere ai cittadini il pagamento di un canone ingiusto. Purtroppo non possiamo compiere un’azione retroattiva per correggere le scelte della passata amministrazione che riguardano gli anni 2021 e 2022”.