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VIGEVANO – Nulla di cui preoccuparsi. C’è chi fa ironia sui risultati comunicati da Arpa Lombardia, Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, dopo l’incendio alla Ilga Gomma di Vigevano scoppiato due settimane fa. “I risultati del campionamento ad alto volume attivato da sabato 6 maggio – è il comunicato di venerdì scorso di Arpa – sono rassicuranti. Nell’area monitorata non si è registrata alcuna alterazione della qualità dell’aria. I valori di IPA (idrocarburi policiclici aromatici) sono risultati inferiori ai livelli di rilevabilità strumentale e anche quelli delle diossine (PCDD-DF) si sono attestati ben al di sotto di 0.30 pgTEQ/m3, valore suggerito dall’OMS come indicativo di una sorgente locale che necessita di essere individuata e controllata”.
Il sindaco Andrea Ceffa ha quindi revocato l’ultima prescrizione in atto, cioè il divieto di mangiare frutta e verdura cresciuta sul territorio comunale. Era stata emanata poco dopo l’incendio. Le altre ordinanze, come i divieti di transito nei pressi dello stabilimento di viale Commercio, erano già state abrogate nei giorni immediatamente successivi al rogo. “Abbiamo certamente passato – sono le parole di Ceffa – la fase più difficile e che destava più preoccupazione nella cittadinanza, adesso non ci rimane che augurare alla Ilga Gomma Srl di poter effettuare nel minor tempo possibile i lavori di ristrutturazione necessari e di riprendere il prima possibile l’attività lavorativa per il bene dell’azienda e della tante persone che sono impiegate nello stabilimento produttivo”. L’incendio non sarebbe doloso: pare essersi scatenato dal corto circuito di un compressore nel seminterrato dello stabilimento, forse sottovalutato all’inizio, che ha coinvolto rapidamente la gomma accatastata.