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MEDE – Aggiungi un posto a tavola che c’è un amico in più. Anzi due! Il “Tavolo del buon governo della falda” si allarga con l'ingresso di due nuovi membri. L'organismo informale coordinato dal Gal Risorsa Lomellina, nato allo scopo di promuovere il dialogo con la Regione Lombardia e trovare soluzioni efficaci per l'ottimizzazione dell'utilizzo della risorsa idrica, ha infatti accolto l'ente Parco Ticino e Copagri, confederazione che riunisce oltre 650mila produttori agricoli sull'intero territorio nazionale. Queste due importanti realtà si aggiungono agli altri soggetti già rappresentati nel Tavolo, tra cui Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Ordine degli Agronomi di Milano e Consorzio Terrepadane.

“È molto positivo – spiega Luca Sormani, direttore di Gal Risorsa Lomellina - che tutti gli attori qualificati a operare in questo settore mettano in comune le proprie energie e il proprio peso, per presentarsi nelle sedi competenti con una voce sola. Solo così possiamo essere propositivi e rappresentativi al massimo. Lavorare insieme ci permetterà di agire in modo più efficace”.

Il Tavolo ha tra i suoi principi fondanti quello di favorire una costante, costruttiva e organica interlocuzione con la direzione generale agricoltura di Regione Lombardia, anche per diffondere la conoscenza delle opportunità messe a disposizione attraverso i bandi regionali. Inoltre, si pone l’obiettivo di ribadire il valore del sistema irriguo lomellino, che svolge un ruolo essenziale nel ricaricare le falde freatiche, una delle principali riserve di acqua dolce in Europa.

“Siamo consapevoli dell'importanza del tema trattato – commenta Silvia Bernini, presidente provinciale di Copagri - e riteniamo fondamentale la collaborazione tra i diversi attori del settore agricolo per ottenere risultati migliori. Sappiamo che l'acqua rappresenta un tema molto sentito, soprattutto in considerazione dei problemi che si stanno verificando a causa delle scarse precipitazioni piovose. Come associazione, siamo pronti a mettere a disposizione le nostre competenze e a lavorare con gli altri membri del tavolo per una fattiva collaborazione e per la salvaguardia della falda acquifera”.

La stessa Bernini è anche consigliere dell’ente Parco Ticino, a sua volta entrato a far parte del coordinamento promosso dal Gal: “La Lomellina costituisce solo una porzione del vasto territorio del Parco – aggiunge – ma riteniamo giusto, in merito alla questione delle risorse idriche, impostare un discorso più ampio sulla base di criteri di omogeneità territoriale. La materia e le finalità trattate in questo contesto sono condivise anche dal Parco. Pertanto, crediamo che avere un unico tavolo di confronto, anziché affrontare la questione in diverse sedi, sia la soluzione più efficace e costruttiva. Riteniamo che questa collaborazione possa portare a risultati concreti e siamo felici di mettere a disposizione le nostre competenze e la nostra esperienza in questo importante processo”.