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MEDE – Tre anni fa era a Mede a suonare in un teatro Besostri deserto: c’era il secondo lockdown, era tutto chiuso, lei aveva scelto il palcoscenico di Mede per registrare il suo album. Adesso torna qui, ma il suo pianoforte sarà ad uso e consumo del pubblico. Questa sera, sabato 2 dicembre il teatro "Besostri" di Mede ospita il concerto della pianista Maria Cefalà. Durante la serata, al via dalle 21, la talentuosa musicista guiderà il pubblico in un viaggio musicale tra le più belle composizioni di Johann Sebastian Bach. L’album qui inciso s’intitolava infatti “Discovering Bach”, cioè “Alla scoperta di Bach” in lingua inglese.
“Ho scelto il Besostri – aveva raccontato la pianista milanese – per la sua acustica perfetta. Sono pochi i teatri in cui sono stata che offrono tale qualità. Appena sarà possibile ricambierò l’ospitalità dei medesi con un concerto proprio al Besostri”. Promessa mantenuta. 
È una bella storia quella di Maria Cefalà. Nata a Milano nel 1989, si è diplomata con lode a 21 anni alla Civica. Subito dopo un problema a un nervo l’ha costretta a non suonare per tre anni.
“Solitamente pause così lunghe – racconta la pianista – significano “fine della carriera”. Fortunatamente a me non è andata così. Ho conosciuto Anna Kravchenko, che è rimasta colpita da come suonavo Bach e mi ha spinto ad approfondirlo. Ormai mi esibisco solo col suo repertorio, ed è molto inusuale. In Italia non esiste nessuna donna specializzata in Bach”.
Una passione che ha permesso a Maria Cefalà non solo di calcare di nuovo i palcoscenici quando sembrava ormai impossibile, ma di intraprendere un tour singolare. Nel 2019 la tournée “Discovering Bach” aveva coinvolto… le carceri. Partendo da San Vittore a Milano e girando l’Italia, una tappa arrivò anche a Vigevano e una a Pavia. Oltre a suonare raccontava ai detenuti la vita del genio tedesco. Perché la musica, allora come nel XXI Secolo, è soprattutto racconto ed emozione.

Davide Maniaci