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SAN GENESIO – Dopo la scuola elementare, anche l’asilo è finito sotto sequestro. Nel pomeriggio di oggi, venerdì 1 dicembre, i militari della Guardia di Finanza di Pavia hanno sequestrato anche l’asilo. Il provvedimento è stato richiesto dalla Procura di Pavia, ed è stato immediatamente concesso dal Gip, in quanto “si è reso necessario e improrogabile – informa la Procura attraverso una nota – alla luce dei risultati dell'attività istruttoria supplementare compiuta all'esito dell'esecuzione delle ordinanze applicative di misure cautelari personali detentive operata in data 27 novembre”.

“A fronte dei nuovi rischi accertati è stato obbligatorio richiedere il sequestro preventivo anche degli immobili e degli ambienti all'interno dei quali viene svolto il servizio pubblico erogato dalla Scuola dell'Infanzia del comune di San Genesio ed Uniti. – si legge nella nota – Le indagini sin qui condotte continueranno al fine di avere conferma - o meno - delle responsabilità degli arrestati, di verificare l'eventuale intervento anche di terzi soggetti e - soprattutto - di individuare eventuali ulteriori profili di rischio per la pubblica sicurezza”. La scuola elementare di San Genesio è stata messa sotto sequestro nella mattinata dello scorso 28 novembre dalle fiamme gialle. Da mesi le lezioni si svolgevano, secondo gli inquirenti, in un edificio coi lavori eseguiti “senza rispetto delle regole, né cautele”.

Da mesi le lezioni si svolgevano, secondo gli inquirenti, in un edificio coi lavori eseguiti “senza rispetto delle regole, né cautele”.
Nell’ordinanza cautelare della Procura della Repubblica di Pavia che ha portato all’arresto, con obbligo dei domiciliari, dei vertici di Asm Pavia, di Gianluca Di Bartolo e di Nausica Donato, Rup di San Genesio, ci sono quelle parole inerenti la scuola: “Sono nervoso perché lì dentro ci sono dei bambini”. Nel decreto di sequestro preventivo dell’edificio una vera e propria frode, secondo gli inquirenti, nelle opere di messa in sicurezza, di miglioramento sismico, di adeguamento antincendio e della creazione di nuovi spazi didattici con 613 mila euro di fondi Pnrr.

Al telefono le maestranze parlavano “di quel telaio fatto un po’ alla c…”, “di quella cerchiatura che è uno schifo”. “Ma la cosa positiva è che esteticamente la scuola verrà bene, quindi la maggior parte delle persone sarà contenta”. Concordavano sul fatto “di non prendere mai più lavori lì”. Conversazioni risalenti ad agosto. Veri e propri “vizi strumentali”, secondo il Giudice delle indagini preliminari, “che si cercava di occultare”: “piastre forate sulle travi, in modo da far credere di aver rispettato le prescrizioni di progetto”. Inoltre (è la ricostruzione del Tribunale di Pavia) sono stati realizzati nella primaria di San Genesio “tramezzi con pannelli ordinari, in cartongesso, conservando gli ignifughi per il controsoffitto perché non ne erano stati reperiti anche per i tramezzi”. La priorità “sembrava solo quella di aprire in tempo per l’anno scolastico”. Della bontà delle opere e della sicurezza, se le accuse fossero confermate, importava meno.
Di Bartolo, accorgendosi che i suoi progetti erano stati disattesi dall’impresa, parlando con la madre aveva definito i lavori “una m…”. 
“I bambini pesano meno degli adulti”, diceva al telefono il titolare dell’impresa al figlio. Quasi un’ammissione della scarsa qualità dei lavori.