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Addio a Riccardo Orlandini. Storico esponente delle giunte socialcomuniste a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, Riccardo Orlandini si è spento sabato scorso, 2 settembre, all’età di 95 anni.
“Con lui ho trascorso anni di proficua collaborazione politico-amministrativa e professionale, che ci hanno legati di profonda, duratura e sincera amicizia. – lo ricorda Sergio Corti – Non posso non ricordare con nostalgia e commozione quegli anni che ci videro, con altri, operare nell’interesse di Mortara”.
Riccardo Orlandini fu vicesindaco all’epoca di Roberto Bianchi prima e di Sergio Corti poi. Oltre al municipio, il suo impegno si rivolse anche verso l’ospedale Sant’Ambrogio. 
“Era una persona per bene, non anteponevo l’ideologia di partito alla buona amministrazione. – aggiunge Corti – In quell’epoca si poteva amministrare bene perché le giunte erano composte da uomini con personalità e umanità. Tra noi c’era stima e fiducia reciproca, tanto che il nostro rapporto è continuato anche fuori dalla politica attiva e dall’amministrazione pubblica”. Quella degli Orlandini è stata per Mortara una vera e propria dynasty. Il bisnonno di Riccardo Orlandini, Giuseppe, è stato medaglia d’argento al valor militare per i fatti d’arme nella battaglia di Custoza della Terza guerra d’indipendenza (1866) e a lui è dedicata la via traversa di viale Parini. Il nonno di Riccardo Orlandini, Carlo, con il suo salame d’oca si aggiudicò la medaglia d’oro alla Esposizione internazionale di economia domestica a Parigi nel 1913. La bottega degli Orlandini venne poi portata avanti da Dante Orlandini, padre di Riccardo. I funerali si sono svolti oggi, mercoledì 6 settembre, alle 9 e 45 nella basilica di San Lorenzo. 
Riccardo Orlandini lascia i figli Fabio con Stefania e Alessandro con Maria Elisa e i nipoti Lorenzo e Federica.